Cosa mangiare quando si ha la gastrite

cosa-mangiare-quando-si-ha-la-gastrite-1-biochetasi

Cos’è la gastrite

La gastrite è un’infiammazione della mucosa gastrica che riveste la parete dello stomaco. Può comparire improvvisamente e manifestarsi con un dolore acuto, ma di breve durata, o al contrario svilupparsi gradualmente, un po’ alla volta. Si manifesta con dolori addominali, bruciori di stomaco e crampi. Se la causa è occasionale, provocata da un eccesso alimentare, per eliminarla può bastare qualche rimedio temporaneo, ma se il disturbo dovesse continuare a farsi sentire sarebbe meglio consultare il proprio medico.

Le cause della gastrite

La gastrite è spesso legata ad un regime alimentare poco sano o comunque ad alimenti che non sono tollerati dal nostro stomaco. Oppure può essere collegata all’ansia, allo stress e alle preoccupazioni.
Ci sono poi delle gastriti che derivano dall’assunzione di un certo tipo di farmaci, come gli antinfiammatori, che possono danneggiare le pareti dello stomaco. Non dimentichiamo inoltre le gastriti causate da infezioni batteriche e virus, in particolare da Helicobacter pylori, da malattia di Crohn e da altre malattie croniche intestinali.

cosa-mangiare-quando-si-ha-la-gastrite-2-biochetasi

Cosa mangiare

Oltre alla terapia farmacologica, i sintomi della gastrite possono ridimensionarsi attraverso una buona dieta.

Innanzitutto, bisogna imparare a riconoscere quali cibi sono soggettivamente più tollerati dal nostro organismo e quali meno.
Inoltre, è importante privilegiare cibi a basso contenuto di grassi.
Quanto al metodo di cottura, bisogna prediligere cotture al forno, a vapore, ai ferri o alla griglia.

Non bisogna fare pochi pasti abbondanti, ma al contrario suddividere la quantità di cibo in almeno cinque pasti al giorno.
Non bisogna inoltre sottovalutare l’impatto dell’ambiente e di come ci predisponiamo al pranzo o alla cena.  E’ importante mangiare comodamente, in un ambiente tranquillo, prendendosi tutto il tempo necessario e masticando lentamente.

Un’alimentazione equilibrata è in grado di prevenire malesseri e infiammazioni. Un regime alimentare corretto deve avere un carico glicemico adeguato, evitando di esagerare con alimenti ricchi di carboidrati, come pane, pasta e patate che, per contro, nelle giuste quantità possono essere consumati anche tre volte al giorno. Bastano piccoli accorgimenti:

  • pane: meglio se tostato e senza mollica
  • verdure: scegliendo tra i finocchi, le carote, il cavolo, le zucchine e privilegiando quelle di stagione
  • per condire: olio d’oliva a crudo
  • carne: meglio scegliere quelle bianche, magre, come il pollo e il tacchino,
  • cotte alla piastra.
  • pesce magro (nasello, trota, sogliola, platessa, merluzzo) cotto alla griglia, al forno o al vapore.
  • acqua, meglio naturale, nella quantità di un paio di litri al giorno
  • frutta: sì a banane, mele e pere, anche ridotte in purea. Meglio evitare kiwi e agrumi.

Bisogna limitarsi nel consumo delle proteine, mentre è consigliabile aumentare il consumo di verdure a tre porzioni al giorno da 250 grammi in generale è sempre meglio non eccedere con le quantità: l’eccesso di cibo stimola superproduzione di succhi gastrici.

Ricordiamo la lista delle pietanze bandite o da limitare:

  • salumi
  • conserve sott’olio
  • piatti già pronti
  • tra i condimenti: alcune spezie, peperoncino e pepe
  • latticini grassi e latte intero
  • frittura
  • pomodori, agrumi e cioccolato
  • cibi ricchi di grassi e intingoli vari
  • carni rosse

vanno inoltre eliminati i grassi idrogenati che si trovano nei prodotti da forno industriali, come merendine o biscotti.

Suggerimenti antigastrite

  • Provate il succo di carote da diluire con acqua a cui si possono aggiungere erbe aromatiche e un pizzico di curcuma. Oppure il purè di carote (prima lessate in acqua calda e poi frullate) condito con un filo d’olio evo.
  • Infusi di camomilla e malva. L’azione blandamente sedativa della camomilla contribuisce a rilassare la muscolatura dello stomaco e quindi ad alleviare i classici disturbi della digestione lenta, della gastrite, dei bruciori e dell’acidità. Anche la malva ha una funzione lenitiva, antinfiammatoria ed emolliente. In alternativa alla malva, potete prendere in considerazione passiflora, iperico, melissa, anice, finocchio, ortica e timo.
  • Zenzero e cannella. Questa tisana unisce le proprietà digestive, calmanti e lenitive dello zenzero, a quelle antisettiche, disinfettanti, eupeptiche e carminative della cannella.
  • Citrati e vitamine possono essere d’aiuto: i citrati tamponano l’iperacidità gastrica, grazie alla loro azione alcalinizzante che promuove l’equilibrio del pH gastrico. Le vitamine B1 e B2 favoriscono i processi digestivi, attraverso il corretto utilizzo di zuccheri, grassi e proteine.