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Bruciore di stomaco. Come si spengono le fiamme?

Il bruciore di stomaco è uno dei disturbi più diffusi in Italia e in tutto il mondo. Persone di tutte le fasce d’età lo sperimentano nel corso della propria vita, spesso anche più volte durante l’anno: in alcuni casi può essere una patologia cronica (Malattia da Reflusso Gastro-esofageo), ma può anche essere causato da uno stile di vita poco sano o da un’occasionale abbuffata.

Ma che cos’è il bruciore di stomaco?

Detto anche pirosi gastrica, è una sensazione, più o meno forte, di bruciore alla bocca dello stomaco, che può espandersi fino all’esofago e alla faringe; si accompagna spesso al reflusso gastrico. È causato da un aumento anomalo della produzione di acidi gastrici, superiore a quella richiesta dai normali processi digestivi: spesso si manifesta con nausea (che può causare crampi addominali), gonfiore, difficoltà o dolore nella deglutizione, tosse secca e persistente e senso di pesantezza.

In genere è un problema che si verifica occasionalmente, in seguito a determinati eventi: abbiamo mangiato o bevuto più del solito, ci siamo strafogati di qualche cibo particolarmente pesante o che ci è indigesto (perché gli strappi alla regola sono normali quanto la regola stessa). Nel caso si verificasse più di frequente può essere sintomo di una patologia cronica come il Reflusso Gastro-esofageo. Il dolore si manifesta generalmente all’inizio della digestione, circa un’ora dopo la fine del pasto, e può andare avanti per alcune ore. In questi casi il bruciore tende a risolversi da solo, anche se può volerci del tempo; è facile capire come possa essere ancora più fastidioso di sera, quando si va a dormire. La posizione di riposo, poi, favorisce ancora di più la risalita degli acidi gastrici. Insomma, una notte poco tranquilla.

La pirosi gastrica può anche essere causata da abitudini di vita poco salutari, da periodi di forte ansia e stress, da un’infezione da Helicobacter Pylori, dall’ernia iatale o da ulcere.

Ma cosa si può fare per ridurre il rischio di bruciore di stomaco? Stile di vita e alimentazione diventano fondamentali.

Prevenire l’incendio. Alcuni consigli per ridurre il bruciore di stomaco

Lo stile di vita che conduciamo si riflette in modo pesante ed evidente sul nostro stomaco e su tutto l’apparato digestivo. Per evitare l’insorgere di problemi di stomaco, e di disturbi come il bruciore, è indispensabile condurre uno stile di vita sano, evitando comportamenti rischiosi che possono favorire l’insorgere di questi problemi. Ecco alcuni consigli semplici ma efficaci:

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  • È di estrema importanza non ignorare i sintomi, soprattutto se si verificano di frequente o sono molto intensi (in questo caso è consigliabile rivolgersi al proprio medico)
  • Evitare, per quanto possibile, situazioni di particolare stress
  • Non fumare
  • Evitare l’eccesso di alcol e di caffeina (bevendo troppo tè, caffè, cola, energy drink)
  • Evitare l’abuso di farmaci, soprattutto di quelli senza gastro-protettori
  • Fare movimento, almeno una mezz’ora al giorno, per aiutare e favorire la motilità gastro-intestinale
  • Non andare a letto subito dopo mangiato, ma aspettare almeno di aver digerito (soprattutto se la cena è stata particolarmente abbondante)
  • Per evitare il ristagno dei succhi gastrici e il reflusso è utile dormire in una posizione leggermente più eretta; basta aggiungere un cuscino in più
  • Può essere utile anche evitare di indossare abiti troppo stretti che pesano sullo stomaco proprio nel momento della digestione.
  • Può essere utile un prodotto contro il reflusso gastrico, che agisca sulla mucosa esofagea, dove è il problema, creando un film protettivo dall’aggressione degli agenti irritativi, come ad esempio l’acido gastrico, soprattutto di notte, da sdraiati, poiché la posizione orizzontale favorisce la risalita e il ristagno dei succhi gastrici nell’esofago.

Cosa è meglio mangiare?

L’altra componente fondamentale per prevenire o alleviare il bruciore di stomaco viene dall’adozione di una dieta equilibrata, sana e soprattutto costante nel tempo. Applicarla per poche settimane serve a poco; dovrebbe invece diventare un vero abito mentale, un’abitudine alimentare che ci accompagnerà lungo la nostra vita.

Alcune indicazioni valgono come premessa generale: è sempre importante masticare bene e lentamente, per ridurre la fame e semplificare il compito dell’apparato digestivo. Allo stesso modo bisognerebbe mangiare più volte al giorno, riducendo le porzioni: tre pasti principali (colazione, pranzo e cena) e due spuntini (mattina e pomeriggio) possono ridurre la quantità di cibo che il nostro stomaco deve digerire, facilitando il suo compito. Una dieta sana dovrebbe comprendere:

  • cibi freschi, o conservati solo tramite surgelamento;
  • alimenti leggeri e poco pesanti: frutta e verdura di stagione, carni bianche e pesce, formaggi magri (grana, crescenza, fiocchi di latte), albumi d’uovo;
  • cibi a base di fibre, come pasta, cereali e legumi in porzioni adeguate;
  • latte e yogurt in piccole dosi (ad esempio come spuntino);
  • è importante ridurre la dose di sale;
  • sono particolarmente indicati gli alimenti cotti a vapore, o lessi, o cotti in padella ma con poco condimento;
  • tisane che aiutano la digestione (liquirizia, menta, zenzero, finocchio).

Bisogna poi cercare di evitare cibi grassi, pesanti, acidi e fritti: cibo spazzatura, carni e formaggi grassi, cibi troppo ricchi di fibre, liquidi o salati, spezie, cipolle, peperoni, pomodori. Occorre poi diminuire le carni rosse e gli insaccati, perché sono alimenti complessi difficili da digerire.

Se la prevenzione e lo stile di vita non bastano, è utile avere con sé, quando serve, Biochetasi, che grazie alla sua composizione spegne il bruciore di stomaco e aiuta la digestione.