Tachicardia notturna: cause gastriche o cardiache?

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    La tachicardia notturna è caratterizzata da un aumento della frequenza cardiaca e si manifesta con un incremento del numero di battiti del cuore al minuto.

    In condizioni normali ed a riposo, il cuore compie da 60 a 80 battiti al minuto, mentre una persona tachicardica può presentare una frequenza che supera anche i 100 battiti al minuto.

    La causa può essere di diversa natura, non sempre riguarda patologie cardiache, ma può essere dovuta anche a disturbi gastrici e può presentarsi in persone di tutte le età, senza distinzione di sesso.

    La tachicardia notturna, per esempio, può essere piuttosto comune, non è pericolosa, ma non bisogna trascurarla, soprattutto se si presenta in modo frequente o se è accompagnata da altri sintomi.

    Cause e sintomi della tachicardia notturna

    Le cause di tachicardia notturna improvvisa possono essere molteplici. Spesso ci viene da pensare che le palpitazioni associate al dolore toracico possano essere riconducibili a condizioni gravi come l’infarto, il più delle volte invece, la causa riguarda proprio lo stomaco.

    Infatti, tachicardia notturna e digestione sono strettamente correlate tra di loro: la presenza di gonfiore, sensazione di pesantezza e reflusso gastrico possono determinare la cosiddetta sindrome gastro-cardiaca.
    I sintomi tipici di questo disturbo sono:

    Solitamente questa sindrome si presenta soprattutto in seguito a pasti/bevute abbondanti, oppure se ci si mette a dormire subito dopo aver mangiato.

    Dunque, nonostante la sintomatologia possa fare insorgere una serie di preoccupazioni tali da indurci a pensare all’ infarto o ad altre cause cardiache, la maggior parte delle volte i disturbi cardiaci sono provocati da problematiche gastriche facilmente trattabili e risolvibili.

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    Perché la tachicardia si presenta di notte?

    Le cause di tachicardia notturna sono principalmente imputate a due meccanismi:

    • Uno stomaco già pieno di cibo, in presenza di meteorismo non fa altro che aumentare ulteriormente di dimensioni a causa dell’incremento di volume provocato dall’aria.
      Questa condizione è chiamata distensione gastrica e provoca, specie se associata a reflusso gastrico, una pressione al di sotto del cuore che determina un’alterazione del suo normale ritmo fisiologico.
      Inoltre, a causa delle dimensioni aumentate dello stomaco avviene anche una sollecitazione del nervo vago responsabile di alcuni sintomi tipici, tra i quali: senso di vertigini e sudorazione.
      In condizioni di ansia poi, tutta la sintomatologia sopracitata viene ulteriormente amplificata.
    • Durante i processi digestivi il cervello invia un maggior quantitativo di sangue all’apparato digerente e ciò determina una diminuzione della pressione arteriosa.
      Se i processi digestivi subiscono un rallentamento, causato per esempio da un pasto molto abbondante, allora il cuore mette in atto dei fenomeni di “compensazione” per ripristinare i normali valori di pressione arteriosa ed irrorazione sanguigna e tutto questo determina la comparsa di tachicardia.

    Cosa fare in caso di tachicardia notturna?

    In caso di tachicardia notturna improvvisa è sempre bene rivolgersi al proprio medico o alla guardia medica per accertarsi che non sia nulla di serio. Successivamente, una volta esclusa l’ipotesi di una eventuale complicanza cardiaca, bisogna comunque fare degli esami e delle visite specialistiche per individuare la causa scatenante gli episodi di tachicardia notturna.

    Spesso infatti, la tachicardia è il sintomo di alcune patologie sottostanti come reflusso gastrico e gastrite, ovvero patologie in grado di causare un aumento di gas nello stomaco provocando di conseguenza distensione gastrica.

    Come prevenire la tachicardia notturna?

    Se la tachicardia notturna è correlata a problemi digestivi, è possibile gestirla e prevenirla mediante dei semplicissimi accorgimenti:

    • Consumare cibi più leggeri e digeribili, soprattutto di sera, e preferire metodi di cottura più salutari. Tra i cibi consigliati vi sono: carne bianca, pesce magro, riso integrale, verdura e legumi. Inoltre, gli estratti di carciofo e finocchio sono ottimi per facilitare i processi digestivi e favorire l’eliminazione dei gas intestinali
    • Evitare di sdraiarsi subito dopo i pasti, è preferibile attendere almeno 2-3 ore
    • Ridurre o eliminare il consumo di bevande contenenti caffeina, soprattutto a cena.