Un po’ di tutto, un po’ alla volta. Una dieta equilibrata per i bambini

Lo sappiamo, far mangiare ai bambini un po’ di tutto può essere molto difficile. Chi non si è dovuto sorbire le lamentele o i pianti di bambini che non volevano mangiare quello che c’era nel piatto rappresenta forse l’eccezione che conferma la regola.

D’altra parte quello tra bambino e cibo è un rapporto altalenante: sereno, conflittuale, divertito, frustrato. Cibi che il giorno prima adorava ora non li può sopportare. È chiaro che c’è una grande componente psicologica dietro a tutto questo. Ma è anche chiaro che le abitudini alimentari che si apprendono fin da piccoli poi ci seguono per tutta la vita. Per questo è importante cercare di far seguire al bambino una dieta equilibrata, che comprenda di tutto, abituandolo a gusti e sapori diversi. Non arrendetevi quando dice di no e cercate di trasmettere una vera e propria educazione alimentare. L’adulto che diventerà ve ne sarà grato.

Io sono io e mangio quello che mi pare

Il cibo, spesso, è il primo strumento che ha il bambino per rivendicare indipendenza e mostrare la propria personalità, per far capire che lui non è un’appendice della madre. Il rifiuto è il modo che ha per differenziarsi, soprattutto subito dopo lo svezzamento (i primi due anni, i famosi terrible two degli americani). Ma, anche una volta cresciuto, può non essere facile far capire al bambino che una dieta varia ed equilibrata è la più indicata per la sua salute. Fargli apprezzare le verdure è forse la parte più difficile. Braccio di Ferro può funzionare, ma fino a un certo punto (e vale solo per gli spinaci).

Cosa fare per far mangiare il proprio figlio in modo sano? Evidentemente, come prima cosa, evitare le facili soluzioni offerte da cibi fritti, grassi o unti (cotolette, patatine fritte, hamburger) che sicuramente gli piaceranno di più ma che non possono costituire una dieta a lungo termine. Vanno bene in alcune occasioni e non sono da demonizzare, ma non possono essere la soluzione a tutti i problemi. Meglio affrontare il bambino e convincerlo a mangiare un po’ di tutto. Alcune buone abitudini possono aiutarlo a seguire una dieta più sana: variare spesso e sperimentare cose nuove, ma anche sfruttare soluzioni apparentemente banali, come consumare i pasti in modo regolare e insieme, in famiglia.

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Piccoli semplici consigli per una corretta alimentazione

Ci sono alcune abitudini che è bene cercare di trasmettere al bambino (e che quindi, in primis, dovrebbero essere state adottate dai genitori):

  • Masticare bene e lentamente: per evitare di mangiare troppo e per facilitare il compito dell’apparato digestivo;
  • Non consumare pasti troppo abbondanti: meglio fare spuntino e merenda durante la mattina e il pomeriggio, per ridurre le porzioni a pranzo e cena (quantomeno evitando i bis);
  • Ridurre merendine poco salutari e bevande zuccherate. Occorre bere molto durante la giornata, ma non bevande troppo gassate o piene di zuccheri;
  • Ripartire in modo corretto le energie durante la giornata. È importante cercare di non saltare la prima colazione, fare spuntini e merende a base di frutta o yogurt (la merendina ci può stare, ma non tutti i giorni), diversificare pranzo e cena, facendo in modo di non far andare a letto il bambino a pancia piena.

Una dieta corretta andrebbe poi sempre accompagnata a uno stile di vita non sedentario: è importante abituare il bambino all’esercizio fisico sia attraverso lo sport che attraverso alcune semplici abitudini (camminare, fare le scale, giocare all’aria aperta e ridurre un po’ il tempo per i videogiochi). Ma quali sono i cibi migliori e quali quelli da evitare?

  • Preferire carni magre (come pollo e tacchino) e pesce, mentre è meglio limitare, ma senza eliminare, carni rosse, insaccati, salumi e uova;
  • Moderare il consumo di formaggi. Sono comunque da preferire quelli magri e leggeri, come ricotta, formaggio grana, crescenza, caprino e fiocchi di latte;
  • Sfruttare i legumi (alternandoli) come piatto unico;
  • Mangiare frutta e verdura a ogni pasto;
  • Utilizzare condimenti di origine vegetale (come l’olio di oliva) piuttosto che di origine animale (come il burro).
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Come si può rimediare a un’indigestione?

In generale, varietà ed equilibrio sono due linee guida importanti da seguire per trovare la giusta alimentazione per il proprio bambino. Una dieta che non sia impositiva, ma che comprenda un po’ di tutto, che lasci il giusto spazio alla sperimentazione e anche alle eccezioni. L’hamburger con le patatine fritte non sempre un male! Certo va consumato una volta ogni tanto. L’aspetto cruciale è quello di riuscire a trasmettere ai nostri figli un corretto atteggiamento mentale nei confronti del cibo, perché molto probabilmente lo manterranno per tutta la vita.

L’indigestione può manifestarsi con nausea e vomito. Finché lo stomaco del piccolo è scombussolato, è consigliabile fargli bere liquidi a piccoli sorsi: acqua a temperatura ambiente oppure camomilla, se lo stomaco la tollera meglio. È bene scegliere cibi semplici, come mela grattugiata, qualche alimento secco (biscotti, cracker o pane tostato). Se lo stomaco riesce a trattenerli, si potrà proseguire con una dieta leggera (carne e pesce magro cotti alla griglia o a vapore, riso, verdure bollite). Inoltre, la vitamina B6 contribuisce a contrastare la sensazione di nausea e vomito che potrebbero insorgere in caso di indigestione.

Una indigestione nei nostri piccoli non deve preoccuparci. Tuttavia, in caso di dubbi, rivolgiamoci le nostre domande al pediatra di riferimento.