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Pirosi: cause, sintomi e rimedi

La pirosi è una sensazione di bruciore che parte dallo stomaco e risale verso l’alto, attraversa la zona dietro lo sterno e arriva fino alla gola. Questo bruciore, definito anche “dolore urente”, è dovuto alla risalita di succhi gastrici.

In quest’articolo vedremo perché può comparire la pirosi, scopriremo che le cause possono essere anche di natura nervosa e che può presentarsi in gravidanza. Approfondiremo il significato di pirosi gastrica, retrosternale, esofagea e pirosi alla gola e parleremo dei sintomi e dei rimedi per la pirosi.

Cause della pirosi

Il termine pirosi deriva dal greco e significa fuoco, bruciore e sta proprio ad indicare il sintomo caratteristico di questo problema. In molti casi la pirosi può essere di origine nervosa. Questo avviene perché quando siamo stressati e in preda all’ansia, il nostro corpo produce una maggiore quantità di cortisolo e adrenalina, due ormoni che, oltre a svolgere nel corpo le loro normali funzioni, vanno a stimolare la produzione di acido gastrico.

Il meccanismo appena descritto va a compromettere il delicato equilibrio che c’è tra acido gastrico, che serve a digerire, e il muco, che serve a proteggere la mucosa: il muco non riesce più a svolgere la sua azione protettiva in maniera adeguata e gli acidi aggrediscono la mucosa, generando il bruciore. In alcuni casi questo processo può portare all’acidità di stomaco e alla gastrite.

Oltre al nervosismo, vediamo quali altre cause provocano pirosi. Alcune sono di tipo patologico e altre sono conseguenza di cattive abitudini.

  • Reflusso gastroesofageo
  • Difficoltà digestive
  • Ernia iatale
  • Vizio del fumo
  • Alcolici
  • Consumo eccessivo di caffeina, che è contenuta in caffè, tè e cioccolato
  • Alcuni alimenti, come pomodori, agrumi, cipolle
  • Farmaci gastrolesivi
  • Eccessivo uso di bibite gassate

Il problema della pirosi può presentarsi anche durante la gravidanza. In questa circostanza, infatti, l’aumento delle dimensioni dell’utero e i cambiamenti ormonali provocano difficoltà digestive e risalita dell’acido.

Sintomi della pirosi

Oltre al dolore urente, la pirosi può essere accompagnata da altri sintomi. La risalita dell’acido genera un bruciore in diverse sedi, che vanno dallo stomaco alla gola. A seconda della zona, possiamo parlare di pirosi gastrica (stomaco), retrosternale (bruciore dietro lo sterno), esofagea (esofago) e pirosi alla gola.

Il problema in questione è abbastanza comune e generalmente si presenta dopo circa mezz’ora dai pasti, anche se può presentarsi in qualsiasi momento, come per esempio durante il sonno, andando a compromettere il normale riposo.

Vediamo i principali sintomi che caratterizzano la pirosi

Nel caso in cui questa sintomatologia si presenti in maniera ricorrente o con ulteriori sintomi, come asma e vomito, è bene sentire il parere del medico.

Rimedi alla pirosi

Tra i rimedi per la pirosi è importante evitare cibi che possono stimolarla e aumentare la produzione di acidi gastrici da parte dello stomaco. Bisognerebbe ridurre il consumo di caffè e di alimenti come pomodori, insaccati, fritture e cibi grassi. È consigliato evitare di fumare, questo non solo contribuirà a prevenire il bruciore, ma servirà anche a migliorare la propria salute in generale.

Ecco alcuni rimedi e accorgimenti che ci aiuteranno a contrastare la pirosi:

  • Bere una camomilla, che lenisce la mucosa, migliora la digestione e agevola il riposo; oppure sorseggiare tisane a base di malva e altea, che hanno un’azione emolliente, proteggono la mucosa dello stomaco e calmano l’irritazione.
  • Evitare abiti che stringono l’addome
  • Mangiare lentamente
  • Tenere sotto controllo lo stress
  • Prendere in considerazione sali di carbonato, bicarbonato e citrati in caso di acidità gastrica
  • Proteggere le pareti dell’esofago con sostanze capaci di aderire alle mucose, alcuni esempi sono lo xiloglucano e il condroitin solfato.

Infine, è importante evitare pasti abbondanti, soprattutto a cena. Quando andiamo a letto, cerchiamo di non farlo immediatamente dopo mangiato e di dormire con la testa leggermente rialzata, aiutandoci con dei cuscini; questo perché la posizione sdraiata favorisce la risalita dell’acido.