Bruciore di stomaco in gravidanza, quali cause e come alleviare il disturbo

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Alcune future mamme lamentano problemi di bruciore di stomaco in gravidanza. Niente paura: si tratta di un disturbo diffuso: scopriamo insieme come contrastarlo con alcune pratiche utili.

Perché può comparire il bruciore di stomaco in gravidanza?

La pirosi gastrica della donna in dolce attesa è generalmente riconducibile a problemi di reflusso gastrico. Questo fenomeno consiste nella risalita di materiale gastrico acido dallo stomaco verso l’esofago, ed è favorito in gravidanza da una serie di cambiamenti ormonali.

Durante la gravidanza, l’ormone progesterone svolge un ruolo importante: è responsabile del mantenimento dell’utero nelle condizioni necessarie allo sviluppo dell’embrione.

Durante la gestazione, il progesterone agisce sul rilassamento della muscolatura liscia presente a livello gastrointestinale. Ciò si traduce in una riduzione del tono dello sfintere esofageo inferiore. Questa condizione può favorire la risalita di materiale gastrico, provocando bruciore di stomaco.

Bruciore di stomaco in gravidanza: cosa succede nel terzo trimestre?

In particolare, nel terzo trimestre di gravidanza (da 26 settimane a 40 settimane), il disturbo sembra accentuarsi poiché l’utero cresce occupando sempre di più la cavità addominale. Ciò comporta uno spostamento dello stomaco verso l’alto, causando sensazione di pienezza.

Inoltre, il cardias, la valvola che collega lo stomaco all’esofago, può funzionare meno bene, causando la risalita di succhi gastrici dallo stomaco. Ciò provoca la tipica sensazione di bruciore allo sterno, accompagnata da reflusso.

Dopo il parto, le condizioni che provocano l’insorgenza del bruciore di stomaco vengono meno: il livello di progesterone ritorna alla normalità, lo stesso accade alle dimensioni dell’utero (per questo processo ci vorrà circa un mese). Di conseguenza, anche il reflusso diminuirà fino a scomparire del tutto.

Come agire se compare bruciore di stomaco?

Oltre a contattare il ginecologo in caso di qualunque necessità, sarà importante prestare particolare attenzione all’alimentazione e ai propri comportamenti alimentari. Vediamo alcuni suggerimenti utili.

ALIMENTAZIONE E ABITUDINI ALIMENTARI

  • Prediligere alimenti magri, come ad esempio carne bianca e pesce magro cotti alla griglia, al vapore o al forno e conditi con olio extra vergine di oliva a crudo.
  • Sì al consumo di verdura fresca, ad eccezione di quella difficilmente digeribile o che può causare acidità (pomodori, peperone, cetriolo, aglio, cipolla). Carote, patate e finocchi sono particolarmente indicati, anche lessati.
  • Via libera alla frutta, purché povera di acido citrico (banane, mele e pere vanno bene, meglio evitare agrumi e kiwi).
  • Pane, pasta, riso, avena e cereali, ma anche biscotti secchi, cracker e fette biscottate sono alimenti digeribili che non peggiorano il bruciore allo stomaco.
  • Cottura e condimento degli alimenti: in gravidanza è opportuno consumare gli alimenti di origine animale (carne, pesce, uova, ecc.) ben cotti, al fine di evitare problemi legati all’assunzione di cibo crudo. Tuttavia, non tutti i metodi di cottura sono adeguati in caso di reflusso. La frittura, ad esempio, è da evitare o da concedersi raramente. Anche le cotture a temperature molto elevate o i cibi cotti alla brace possono peggiorare il reflusso. Allo stesso modo, intingoli, salse piccanti e cibi eccessivamente conditi dovrebbero essere evitati o limitati.
  • Frequenza e abbondanza dei pasti: per favorire la digestione e cercare di ridurre il bruciore e reflusso in gravidanza è importante ridurre l’abbondanza dei pasti e aumentarne la frequenza. In pratica, è utile fare piccoli pasti più volte durante la giornata.

ABITUDINI QUOTIDIANE

  • Riposo: è bene fare attenzione alla posizione in cui si dorme. Non dormiamo supine, ma cerchiamo di coricarci di lato o con la testa sollevata da un secondo cuscino, in modo da avere una posizione leggermente più eretta, per contrastare il ristagno di materiale acido e la sua risalita lungo l’esofago. Ricordiamo di non coricarci subito dopo mangiato: aspettiamo almeno 3 ore affinché la gravità favorisca lo svuotamento dello stomaco.
  • Abbigliamento: indossiamo abiti confortevoli, evitando indumenti che comprimano pancia e stomaco, peggiorando la situazione a livello della mucosa.
  • Fare un po’ di moderata e regolare attività motoria. Se possibile e se l’andamento della gravidanza lo consente, una semplice passeggiata di 20 minuti nei pressi di casa può contribuire ad agevolare i processi digestivi.
  • All’occorrenza, citrati e vitamine possono essere d’aiuto per favorire il benessere gastrico e alleviare il bruciore di stomaco. In particolare, i citrati contribuiscono a tamponare l’iperacidità gastrica, mentre le vitamine B1 e B2 favoriscono i processi digestivi attraverso il corretto utilizzo di zuccheri, grassi e proteine. Infine, per contribuire al benessere gastrico, può essere utile rivolgersi al proprio ginecologo, che fornirà ulteriori consigli per alleviare il bruciore di stomaco in gravidanza.