I bambini e le abbuffate. Cosa fare se vanno incontro a indigestione

Siete andati a cena fuori, oppure a una festa, e il bambino, al mattino dopo, è pallido, ha il mal di pancia e la nausea? Potrebbe aver mangiato troppo o male. E aver rimediato una bella indigestione. Ma, essendo un problema così frequente, nella grande maggioranza dei casi non c’è motivo di preoccuparsi.

L’indigestione si verifica infatti abbastanza spesso nei bambini, generalmente per due cause: la quantità e la qualità del cibo mangiato. Si cena al ristorante, oppure da amici, o ancora a una festa di compleanno: il bambino mangia troppi cibi grassi, o di qualità troppo scadente, o a cui semplicemente non è abituato. Ecco che, già quando va a dormire, ma ancora di più il giorno dopo, accusa i primi sintomi dell’indigestione.

I bambini, infatti, hanno un minore autocontrollo rispetto agli adulti, e sono molto golosi (anche se questo vale anche per i più cresciutelli). I nostri figli, però, spesso faticano a riconoscere il senso di sazietà e, se hanno nel piatto cibi particolarmente golosi, difficilmente potranno resistere. Ma se mangiano troppo, o troppo in fretta, il rischio è quello di provocare un vero e proprio blocco della digestione, che si manifesta con diversi sintomi.

Chiaramente queste sono circostanze che si dovrebbero verificare saltuariamente all’interno di una dieta equilibrata. Se è così, quando capita non c’è bisogno di preoccuparsi eccessivamente: pochi accorgimenti e alcuni semplici rimedi possono riequilibrare la salute e la digestione del bambino.

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Cosa succede se il bambino mangia troppo

L’indigestione, in effetti, è a sua volta un sintomo, una condizione di forte fastidio che il bambino si trova a vivere in seguito a comportamenti alimentari sbagliati. Fortunatamente, in genere, questa situazione è temporanea e tende a risolversi in un paio di giorni.

Dopo un’abbuffata di cibi grassi, infatti, stomaco e intestino del bambino vengono stimolati (e messi sottosopra) da sostanze cui non sono abituati e che per lui non dovrebbero esserci. Sostanze che cerca quindi di eliminare, tramite vomito e diarrea. Il primo passo da fare è capire se si tratta di indigestione oppure di qualche infezione intestinale o di una reazione allergica. Generalmente lo si capisce dalle cause e quindi, se ha mangiato molto cibo pesante (come dolci, cioccolatini, biscotti o alimenti fritti) può essere indigestione. A volte, soprattutto sotto i sei anni, può capitare anche con alimenti come l’uva o la frutta troppo acerba.

Ma quali sono i sintomi dell’indigestione?

  • Mal di stomaco e malessere diffuso;
  • Pallore;
  • Diarrea, più o meno intensa;
  • Nausea, spesso accompagnata da sudorazione fredda;
  • Vomito: come la diarrea, è un meccanismo fisiologico utile per espellere le sostanze tossiche. Meglio avere sempre vicino un catino, perché non sempre il bambino riconosce lo stimolo. È importante tenere il vomito sotto controllo, perché nel caso fosse molto intenso o prolungato potrebbe essere sintomo di un’infezione intestinale o di una reazione allergica;
  • A volte può comparire anche una leggera febbre.
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Come si può rimediare a un’indigestione?

Se il bambino lamenta i dolori precedenti, allora possiamo essere in presenza di una normale indigestione. In questo caso, i rimedi sono pochi e semplici:

  • Fargli bere acqua zuccherata per reintegrare i liquidi e i sali persi con il vomito, bevendo molto ma a piccoli sorsi per non indurre nuovamente il vomito. Eventualmente anche un tè o una tisana possono essere utili, ma sempre a piccoli sorsi;
  • Seguire per un paio di giorni un’alimentazione liquida e scarsa di calorie, ma senza mai dimenticare gli zuccheri (altrimenti si rischia l’acetone). Se il bambino ha appetito o sete meglio assecondarlo, altrimenti non occorre forzarlo;
  • In caso di indigestione può essere d’aiuto la vitamina B6 , per contrastare nausea e vomito.
  • Tenerlo a riposo a letto, con la pancia ben coperta e al caldo. Ogni tanto può essere utile farlo sdraiare sul fianco sinistro, per alleggerire la pressione sul fegato, già sotto stress.
  • Se i sintomi non scompaiono (soprattutto il vomito) in un paio di giorni, rivolgersi sempre al proprio medico o pediatra, perché potrebbe non essere una semplice indigestione.

In ogni caso è utile cercare di prevenire problemi come l’indigestione. È giusto che il bambino sperimenti un po’ e che cambi anche il suo regime alimentare. È inutile impedirgli di andare alle feste con i suoi amici, o non uscire mai a cena; in questo modo non imparerà ad autoregolarsi. L’educazione alimentare deve sempre essere sufficientemente aperta. Se siamo fuori con i nostri figli, a cena o a una festa, cerchiamo comunque di moderarli; senza essere troppo restrittivi, ma pensando sempre al loro bene.