Indigestione in gravidanza

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La gravidanza è una condizione spesso correlata a difficoltà digestive. Non è quindi raro avere problemi di indigestione durante i 9 mesi che precedono la nascita del bambino.

Pesantezza, gonfiore e bruciore di stomaco sono i sintomi con cui si manifesta l’indigestione.

Le cause che ne aumentano il rischio sono da ricondurre al particolare equilibrio ormonale che caratterizza la gravidanza e alla riduzione dello spazio a disposizione per lo stomaco.

Fare pasti più leggeri scegliendo alimenti freschi e facilmente digeribili contribuisce ad accelerare lo svuotamento dello stomaco e ridurre le possibilità di andare incontro a indigestione in gravidanza. Sono poi disponibili rimedi di origine naturale e integratori alimentari, dispositivi medici e farmaci, da assumere in caso di necessità.

Sintomi dell’indigestione in gravidanza

In gravidanza, l’indigestione nasce come conseguenza di disturbi gastrici più o meno persistenti e si manifesta con sintomi quali:

I problemi di digestione che compaiono in gravidanza possono turbare la serenità della donna e causare ansia e preoccupazione. In genere, si tratta però di disturbi lievi, che possono essere tenuti sotto controllo con qualche accorgimento.

Se, tuttavia, la nausea e il vomito sono intensi, il rischio di andare incontro a malnutrizione e disidratazione è alto ed è quindi necessario contattare il medico.

Può essere difficile stabilire se questi sintomi sono di origine alimentare, e quindi si tratta di un’indigestione, oppure se si tratta di una reazione tipica della gravidanza. Di solito questa seconda ipotesi si verifica soprattutto durante il primo trimestre.

Verso la fine della gravidanza, sintomi come la nausea e il vomito sono, invece, più facilmente legati a problemi di indigestione.

Cause dell’indigestione in gravidanza

Le cause dell’indigestione durante la gravidanza sono da ricondurre all’effetto degli ormoni e alle conseguenze dell’aumento di dimensioni dell’utero.

Il progesterone provoca la distensione dei legamenti e dei muscoli, necessaria a creare le condizioni per ospitare il feto in accrescimento. A livello dello stomaco potrebbe verificarsi una minore tenuta della valvola che lo chiude ermeticamente, separandolo dall’esofago. Questo facilita il reflusso del cibo verso l’esofago.

La presenza del bambino comprime lo stomaco, spingendolo verso l’alto.

Queste condizioni sono alla base dei problemi di digestione che si manifestano nelle donne in gravidanza. In alcuni casi compaiono così precocemente nella gestazione da rappresentarne il primo sintomo.

Rimedi dell’indigestione in gravidanza

I problemi della digestione in gravidanza possono essere migliorati con il supporto di rimedi comportamentali, che riducono il rischio di indigestione.

Per quanto riguarda l’alimentazione, è meglio lasciar perdere il detto popolare secondo il quale si dovrebbe “mangiare per due”. In realtà, l’introito calorico deve essere maggiorato, ma di poco rispetto a quello previsto per la donna non gravida.

Ricordiamo che il sovrappeso in gravidanza rappresenta un problema aggiuntivo per la digestione, ma anche e soprattutto un fattore di rischio per possibili conseguenze metaboliche serie, come il diabete gestazionale.

In generale, è consigliabile:

  • Mangiare poco e spesso
  • Non coricarsi subito dopo mangiato
  • Fare quattro passi all’aria aperta dopo il pasto, quando possibile
  • Masticare con calma e bene
  • Bere acqua e tisane non zuccherate in quantità sufficiente, suddividendo il volume totale in molte assunzioni nel corso della giornata
  • Evitare i cibi pesanti, molto conditi e i piatti acquistati pronti

Alcuni estratti vegetali, come quello di liquirizia e quello di zenzero, si sono rivelati utili per facilitare la digestione e ridurre le reazioni di fermentazione alla base del gonfiore addominale.

Sostanze come i citrati e i carbonati possono aiutare in caso di eccesso eccesso di acidità gastrica, responsabile del bruciore di stomaco.

Quando l’indigestione si manifesta in gravidanza con intensità forte e la digestione va incontro ad un vero e proprio blocco, è consigliabile consultare il medico.