Helicobacter pylori e reflusso gastroesofageo
L’Helicobacter pylori è un batterio la cui presenza nel tratto gastrointestinale è correlata a molti disturbi digestivi, fra cui il reflusso gastroesofageo.
Non sono ancora chiari i meccanismi con cui questo microbo viene acquisito. Sembra che possa passare direttamente da persona a persona, per contatto con la saliva o con le feci di una persona infetta. Il contagio può avvenire anche attraverso l’ingestione di acque contaminate dalla presenza di materiale fecale.
Normalmente, il pH acido rende inoffensivi i germi, proteggendo lo stomaco da possibili infezioni alimentari. Ma questo batterio riesce, grazie ad uno speciale rivestimento, a sopravvivere anche in ambienti molto ostili.
Oltre al reflusso, i sintomi indicativi di una possibile infezione da Helicobacter pylori comprendono difficoltà digestive, aumento dell’acidità gastrica e bruciore di stomaco. Sono numerosi i casi di persone positive alla presenza del batterio ma asintomatiche.
L’infezione da Helicobacter pylori può essere uno dei fattori di rischio del reflusso gastroesofageo.
L’antibiotico è il principale dei rimedi previsti per il trattamento del reflusso dovuto a questo tipo di infezione. Per contrastare i disturbi possono essere utili anche alcune modifiche alle abitudini alimentari e l’adozione di accorgimenti per facilitare la digestione e accelerare lo svuotamento dello stomaco.
Se non adeguatamente trattata, l’infezione da Helicobacter pylori può provocare gastrite cronica o ulcera.
Helicobacter pylori e reflusso: i sintomi
L’infezione da Helicobacter pylori produce sintomi quali:
- Reflusso gastroesofageo
- Nausea e vomito
- Bruciore di stomaco
- Mal di stomaco
- Difficoltà digestive
- Pesantezza
- Eruttazioni
- Gonfiore addominale.
Non tutte queste manifestazioni compaiono: sono, infatti, molti i casi di infezione asintomatica.
Durante la gravidanza, l’aumento dell’acidità gastrica e la comparsa dei classici disturbi possono nascondere un’eventuale infezione allo stomaco da Helicobacter pylori. Nei casi in cui i sintomi sono particolarmente intensi, può essere utile rivolgersi al proprio medico per accertarne le cause.
Helicobacter pylori: le cause del reflusso
L’Helicobacter pylori è uno dei fattori di rischio di reflusso per due ragioni. La prima è che resiste all’ambiente acido ostile presente nello stomaco grazie ad uno speciale rivestimento. La seconda è che secerne sostanze che distruggono il muco protettivo di cui sono ricoperte le pareti dello stomaco, promuovendo la comparsa della gastrite.
Se non adeguatamente trattata, l’infezione può portare alla formazione di ulcere.
Il nome del batterio deriva dal fatto che si annida in corrispondenza del piloro, al confine fra lo stomaco e la prima porzione dell’intestino tenue, il duodeno.
Per le sue caratteristiche, può essere molto difficile da diagnosticare ed eliminare.
Helicobacter pylori e reflusso: i rimedi
I rimedi per il reflusso gastroesofageo causato dall’infezione da Helicobacter pylori sono diretti contro il microbo e a favore del ripristino dell’integrità della mucosa dello stomaco.
Per ottenere un miglioramento delle condizioni di salute dello stomaco, occorre anche adottare una dieta che comprenda:
- Piatti leggeri, poveri di condimenti, preparati con cottura alla griglia, al forno o al vapore
- Vegetali in quantità abbondanti, esclusi gli ortaggi e i frutti che aumentano l’acidità gastrica, come gli agrumi, i peperoni, le cipolle e i pomodori
- Più pasti e più leggeri, consumati lentamente e masticando a lungo.
Si possono tenere sotto controllo il reflusso e le sue conseguenze evitando i latticini, i cibi piccanti o molto salati e i piatti pronti o elaborati, di difficile digestione. Occorre eliminare caffè, tè, menta, cacao e cioccolato e anche abitudini poco sane come il fumo e l’assunzione di alcol.
La prevenzione è il principale sistema di protezione contro le conseguenze dell’infezione. Lavare frequentemente le mani con acqua calda corrente e sapone liquido e rispettare le norme igieniche di base nella preparazione dei cibi sono rimedi validi per ridurre le possibilità di contagio.
Sostanze come i citrati e le vitamine del gruppo B possono migliorare e favorire la digestione e possono essere utili in caso di acidità di stomaco. Mentre prodotti con sostanze naturali capaci di aderire alle pareti di stomaco ed esofago, ad esempio xiloglucano e condroitin solfato, possono contribuire a ridurre i sintomi del reflusso gastroesofageo, anche quando dovuto all’infezione da Helicobacter pylori.