Nausea e mal di pancia dopo aver fatto il pieno di snack? Cosa fare quando i bimbi hanno l’acetone

Cioccolato, pizzette, patatine, salatini e infine una bella torta alla panna. Ed ecco che, tornato a casa dalla festa di compleanno del suo amichetto di scuola, il nostro bambino lamenta mal di pancia, nausea e altri disturbi gastrici. Di che cosa si tratta? Acetone è la risposta più plausibile.

Che cosa significa “avere l’acetone”?

Niente paura, l’acetone non è una malattia, ma un’alterazione metabolica. Significa che il corpo del nostro piccolo produce energia consumando sostanze alimentari in modo sbagliato.

Con il termine “acetone”, infatti, si indica una condizione anomala dell’organismo in cui si accumulano nell’organismo particolari sostanze dette corpi chetonici, frutto della degradazione dei grassi.

Se l’apporto alimentare è sbilanciato a favore dei grassi, come nel caso dell’eccessiva introduzione di cioccolato, patatine, ecc.., l’organismo si trova costretto a usare di più i grassi rispetto agli zuccheri.

Si determina così una produzione elevata di corpi chetonici, che possono raggiungere livelli tossici causando disturbi di stomaco, nausea e vomito. Queste sostanze determinano anche il tipico cambiamento dell’alito dei nostri bambini, simile a quello della frutta troppo matura.

I sintomi dell’acetone nei bambini sono riconoscibili:

  • Alito sgradevole (tipico odore di frutta matura);
  • Senso di malessere
  • Mal di testa
  • Nausea
  • Vomito, che spesso si manifesta con conati violenti, a seconda dell’intensità e della frequenza, e può portare il bambino a una condizione di disidratazione.
  • Spossatezza
  • Presenza di dolori addominali, mal di pancia.
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Devo preoccuparmi?

Assolutamente no. L’acetone è un disturbo tipico dei bambini che non deve allarmarvi troppo. I nostri figli tendono più facilmente a tenere comportamenti alimentari squilibrati, ma sono piccoli proprio per imparare! Inoltre, il loro organismo dispone di una minore riserva di zuccheri, ecco perché è più portato a consumare i grassi in eccesso. L’acetone tende a risolversi gradualmente con l’età, per cui non è assolutamente necessario impedire ai bambini di essere sé stessi, di divertirsi e sperimentare. Riconoscere i sintomi e fare un po’ di prevenzione sarà comunque utile per ridurre il rischio che questo problema si verifichi.

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Consigli utili in caso di acetone

Quando ci si accorge del cambiamento dell’alito del bambino o quando il piccolo lamenta mal di pancia e nausea, è bene adottare alcune misure per reintegrare gli zuccheri e curare i sintomi:

  • è necessario limitare o eliminare i cibi ad alto contenuto di grassi. In sostituzione si possono utilizzare alimenti ricchi di zuccheri, come frutta fresca, tè zuccherato, fette biscottate, ecc. Finché l’acetone non si è risolto, questi alimenti dovrebbero costituire la fonte energetica principale;
  • anche l’idratazione è importante: stimoliamo quindi il bambino al consumo di succhi di frutta o bibite zuccherate, che aiutano ad aumentare il livello degli zuccheri nel sangue;
  • se la dose di cibi grassi ingeriti è stata particolarmente elevata e sono presenti vomito o altri disturbi gastrointestinali, può essere utile il ricorso a preparati reidratanti che contengono preziosi sali minerali e vitamine, come quelle del gruppo B, che contribuiscono a ridurre il vomito.
  • Può essere d’aiuto la vitamine B6, che contrasta la sensazione di nausea e vomito.