Bruciore al petto: sintomi, cause e rimedi

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Il bruciore al petto può destare immediatamente la preoccupazione di un attacco cardiaco. Tuttavia, questa manifestazione non è per forza collegata al cuore, ma può anche essere dovuta a problemi digestivi o di altra natura.

In quest’articolo vedremo perché può manifestarsi la sensazione di bruciore al petto, come mai può comparire anche la tosse e perché questo malessere può essere associato agli stati d’ansia. Parleremo quindi di sintomi, cause e rimedi per il bruciore al petto.

Sintomi del bruciore al petto

Il bruciore al petto si manifesta come un dolore che generalmente parte dal centro del petto o dal lato sinistro. Il bruciore allo sterno si irradia verso la gola e può essere provocato perlopiù da problemi di natura cardiaca, polmonare o gastro intestinale. Per verificare che si tratti di quest’ultimo caso, i primi sintomi che notiamo sono il reflusso gastroesofageo e il rigurgito acido, che generano un senso di nausea, pienezza e un sapore amarognolo in bocca. Questi sintomi si manifestano in particolare dopo un pasto abbondante e peggiorano quando si assume una posizione sdraiata.

Vediamo alcuni sintomi associati al senso di bruciore al petto:

  • Acidità di stomaco
  • Bruciore alla gola, spesso dovuto alla risalita di acidi dallo stomaco
  • Senso di nausea e possibile vomito
  • Digestione difficile
  • Tosse, che può essere collegata al reflusso gastroesofageo oppure può rappresentare, insieme al bruciore, un inizio di bronchite
  • Sintomi da raffreddamento, qualora siano questi la causa di insorgenza del problema.

In caso di infarto, invece, il bruciore può essere associato a sintomi come tachicardia, nausea, sudore freddo, difficoltà a respirare.

Cause del bruciore al petto

Tra le cause del bruciore al petto, ritroviamo gli stati d’ansia. In queste condizioni, infatti, si crea una certa tensione a livello dei muscoli del torace, generando anche il bruciore. Inoltre, l’ansia, stimola la produzione di acido da parte dello stomaco e di conseguenza provoca un bruciore anche a questo livello.

Le cause che generano la sensazione di bruciore al petto sono molteplici, infatti essa può essere dovuta a:

  • Dispepsia (cattiva digestione)
  • Assunzione di alimenti che stimolano l’irritazione dell’esofago, come ad esempio pomodori, cibi grassi, agrumi, caffè, cipolla, aglio, cioccolato, alcolici, spezie
  • Gravidanza, in quanto il bruciore può presentarsi come conseguenza del reflusso
  • Ernia iatale
  • Gastrite
  • Ulcera peptica
  • Angina pectoris, una sindrome dovuta allo scarso afflusso di sangue al cuore
  • Infarto del miocardio
  • Problemi alle ossa del torace, come lo sterno. In questo caso il bruciore può essere associato a pallore, respirazione difficile e abbassamento di pressione
  • Infiammazioni respiratorie e stati influenzali
  • Effetti avversi dei farmaci che possono provocare irritazione

Rimedi per il bruciore al petto

Come abbiamo visto, esistono molteplici cause legate al bruciore al petto, per cui anche i rimedi dipenderanno dall’origine del problema.

Ecco cosa possiamo fare per prevenirlo:

  • Praticare lo yoga e la meditazione per ridurre ansia e stress
  • Migliorare l’alimentazione, riducendo cibi grassi incrementando frutta e verdura. Questo aiuterà sia a combattere i sintomi gastrointestinali sia a prevenire patologie cardiache
  • Condurre uno stile di vita salutare
  • Non fumare, in quanto il fumo causa problemi di tipo respiratorio, cardiaco e problemi di reflusso, tutti causa di bruciore al petto
  • Bere infusi calmanti a base di camomilla e miele

Nel caso in cui il bruciore sia collegato a problemi gastrointestinali, è possibile ridurre il reflusso gastrico attraverso sostanze naturali, come lo xiloglucano e il condroitin solfato e l’utilizzo di antiacidi per lo stomaco come citrati e carbonati. Alcuni estratti naturali che possono favorire la digestione provengono da:

  • Finocchio
  • Carciofo
  • Mirto
  • Carrubo
  • Liquirizia, da non usare in caso di pressione alta
  • Zenzero, utile per contrastare la nausea

In ogni caso è importante rivolgersi al proprio medico per individuare la causa che si nasconde dietro l’insorgenza del problema e di conseguenza valutare il giusto approccio per risolverlo.