Citrati: cosa sono, dove si trovano, a cosa servono

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I citrati sono sali minerali molto rappresentati in natura. Sono presenti in quantità significative negli alimenti che compongono la nostra dieta e, in parte, vengono prodotti dal nostro organismo.

In particolare, ne sono ricche la frutta, soprattutto agrumi come le arance e i pompelmi, e le verdure a foglia.

I sali alcalini, così chiamati perché riducono l’acidità degli ambienti in cui vengono disciolti, sono contenuti in farmaci destinati all’acidità gastrica e alle problematiche digestive.

Vengono impiegati nell’industria alimentare come correttori di sapidità e acidità e come conservanti.

I citrati presenti negli alimenti nell’organismo rivestono numerose funzioni:

  • Grazie al loro effetto di riduzione dell’acidità delle urine, agiscono sulla formazione dei calcoli renali
  • Hanno un effetto sull’acidosi metabolica
  • Nello scheletro, agiscono sull’impoverimento della massa ossea, anche quello correlato alla menopausa
  • A livello muscolare, neutralizzano l’acido lattico prodotto dallo sforzo sportivo, portando a un potenziale miglioramento della performance atletica.

La loro azione di tamponamento dell’eccessiva acidità gastrica li rende utili in caso di disturbi legati alle difficoltà digestive e al reflusso gastroesofageo. Il miglioramento dell’equilibrio della digestione può contrastare i sintomi legati a bruciore di stomaco, pesantezza e nausea.

Cosa sono

I citrati sono sali minerali prodotti dalla salificazione dell’acido citrico con elementi quali magnesio, potassio, calcio e zinco.

Queste sostanze vengono utilizzate nell’industria alimentare come:

  • Correttori di acidità, per le loro proprietà tampone che consentono di evitare l’imbrunimento degli alimenti conservati soggetti a ossidazione
  • Conservanti, per prolungare la stabilità dei prodotti
  • Correttori del sapore, usati per attribuire il caratteristico gusto acidulo, lievemente aspro, a molti cibi o bevande analcoliche.

Dal punto di vista chimico, i citrati vengono definiti sali alcalini perché rendono meno acido, ovvero più alcalino, l’ambiente in cui sono disciolti. Per questo i sali alcalini, come i citrati, possono essere presi in considerazione come rimedio naturale e sono contenuti in alcuni farmaci indicati per l’acidità di stomaco.

Dove si trovano

I sali citrati si trovano negli alimenti, in particolare nella frutta e nella verdura, soprattutto quella a foglia. La quota maggiore è presente nelle arance e nei pompelmi, mentre nei limoni, nei kiwi e nelle fragole se ne trova una quantità minore.

Con la dieta dovremmo assumerne complessivamente circa 4 grammi al giorno. Ma una parte dei citrati presenti nel nostro organismo viene sintetizzata al suo interno.

Dopo essere stati assorbiti a livello intestinale, vengono trasportati dal sangue e distribuiti a tutti gli organi per le loro necessità.

I citrati in eccedenza rispetto alle esigenze del momento vengono depositati prevalentemente nell’osso, da dove verranno rimossi al bisogno.

La parte restante è eliminata attraverso i reni. Sciogliendosi nelle urine, i citrati le rendono meno acide e, di conseguenza, agiscono sulla formazione dei calcoli.

A cosa servono

I citrati servono principalmente ad acquisire scorte di elementi quali magnesio, potassio, calcio, zinco e a tamponare l’eccessiva acidità.

Si dice che i citrati hanno una buona biodisponibilità. Questo significa che, dopo l’assunzione di cibi o prodotti che li contengono, la loro concentrazione nel sangue sale molto rapidamente.

I citrati presenti negli alimenti possono ripristinare l’equilibrio nello stomaco quando il suo ambiente naturale è alterato da:

  • Difficoltà digestive
  • Infezioni virali
  • Disturbi metabolici, come l’acetone nei bambini
  • Stati di forte stress emotivo
  • Gravidanza.

La loro azione consiste nella neutralizzazione dell’acidità gastrica, che a valori elevati può favorire sintomi spesso legati a bruciore di stomaco, reflusso gastroesofageo, pesantezza, gonfiore, nausea e vomito.

Nelle corrette quantità, i sali citrati degli alimenti possono fare bene perché contrastano l’acidosi prodotta dalle reazioni metaboliche.

Negli alimenti i citrati di potassio o di calcio, inoltre, rendendo le urine meno acide, sfavoriscono le condizioni che portano a volte alla formazione dei calcoli urinari.

Grazie all’azione di tamponamento dell’acido lattico prodotto a livello muscolare dopo uno sforzo sportivo, i citrati degli alimenti sembrano poter migliorare la performance atletica.