Ernia iatale in gravidanza: sintomi, cause, rimedi

e

La gravidanza aumenta il rischio che si formi un’ernia iatale e compaiano sintomi quali bruciore di stomaco, rigurgiti acidi e difficoltà digestive, che si aggiungono ai classici disturbi gastrici della gravidanza.

Per capire cos’è l’ernia iatale ricordiamo brevemente qualche breve nozione di anatomia.

L’addome è separato trasversalmente dal torace dal muscolo diaframma. Lo stomaco è localizzato nella cavità addominale. Da qui parte l’esofago, che, per arrivare alla gola, attraversa il diaframma in un punto definito iato esofageo e risale nel torace.

In alcune persone, lo iato può perdere di tono e lasciare risalire nel torace anche parte dello stomaco. Questa condizione è chiamata ernia iatale o ernia epigastrica.

Sintomi dell’ernia iatale in gravidanza

I sintomi dell’ernia epigastrica possono peggiorare durante la gravidanza, quando lo stomaco è ancora più compresso a causa dell’aumento di volume dell’utero e l’acidità gastrica aumenta.

Le manifestazioni sono in larga parte sovrapponibili a quelle del reflusso gastroesofageo:

  • Bruciore di stomaco
  • Rigurgiti acidi
  • Senso di pienezza e sazietà precoce
  • Difficoltà digestive
  • Pesantezza
  • Eruttazioni
  • Nausea e vomito
  • Gonfiore addominale
  • Dolore al petto e alla schiena
  • Sensazione di nodo alla gola
  • Bruciore di gola
  • Afonia, raucedine
  • Tosse secca e persistente
  • Asma
  • Otite.

Affrontare una gravidanza con l’ernia iatale può comportare fonti di ansia aggiuntive. Tuttavia, le manifestazioni del disturbo sono controllabili modificando le abitudini alimentari.

Inoltre, i sintomi dell’ernia iatale e i disturbi gastrici in gravidanza sono di solito transitori e tendono a migliorare, quando non a risolversi completamente, dopo il parto.

Cause dell’ernia iatale in gravidanza

Le cause dell’ernia iatale in gravidanza sono legate al rilascio di ormoni che provocano un allentamento dei tessuti. La perdita di tono dello iato esofageo, in particolare, rende possibile lo spostamento di una porzione dello stomaco nella cavità toracica.

Alla base della comparsa dell’ernia iatale, in generale, ci sono fattori genetici e anche le abitudini alimentari. Ma in molti casi non è possibile, ad oggi, stabilire le cause precise.

Il sovrappeso e l’obesità costituiscono fattori di rischio per la comparsa del disturbo.

Altre condizioni che promuovono la formazione dell’ernia epigastrica sono:

  • La pratica di esercizio fisico intenso, soprattutto se svolto con i pesi
  • La stitichezza
  • Il fumo
  • L’abitudine di indossare cinture strette.

La tipologia di ernia iatale più frequente in gravidanza è quella da scivolamento. Questa condizione è caratterizzata dallo spostamento continuo di una parte dello stomaco dalla cavità addominale a quella toracica.

Rimedi per l’ernia iatale in gravidanza

La correzione della dieta rappresenta il primo fra i rimedi previsti per l’ernia iatale in gravidanza.

Secondo gli esperti, è bene rinunciare agli agenti che possono irritare le pareti dello stomaco e accentuare l’acidità gastrica, come il caffè, il tè, il cioccolato, le bevande gassate e l’alcol. Mangiare poco ma spesso, evitando alimenti come gli agrumi, i peperoni, i kiwi, i pomodori e la menta.

Viene anche raccomandato di optare per pietanze leggere e preparate con metodi semplici, poco elaborati.

Occorre, poi, adottare alcune abitudini che possono migliorare significativamente i sintomi del disturbo:

  • Sollevare la testa con un doppio cuscino durante il sonno
  • Dormire preferibilmente sul fianco sinistro
  • Evitare di coricarsi dopo mangiato, ma aspettare almeno 2 ore dalla fine del pasto
  • Non bere molti liquidi a cena ed evitare di sorseggiare tisane dopo pasto
  • Praticare una leggera attività fisica.

Sarebbe bene tenere sotto controllo la stitichezza, che è fra i fattori che promuovono la formazione dell’ernia epigastrica, soprattutto in gravidanza. È possibile farlo assumendo prodotti di origine naturale su consiglio del medico o del farmacista.

Per ridurre il reflusso si sono mostrati utili le proprietà degli estratti vegetali di zenzero, camomilla e aloe, che regolano la funzione digestiva e la motilità intestinale.

L’assunzione di vitamine del gruppo B e sali, come carbonati e citrati, presenti in farmaci, aiuta a tenere sotto controllo l’acidità gastrica. Invece, prodotti con xiloglucano e condroitin solfato, contribuiscono a proteggere le pareti dell’esofago e dello stomaco e per questo possono essere utili per il reflusso gastroesofageo. Queste sostanze possono essere quindi assunte, sotto consiglio del medico o del farmacista, per ridurre la sintomatologia dell’ernia epigastrica anche in gravidanza.