Masticazione corretta o cattiva: problemi e conseguenze
La masticazione rappresenta la prima fase della digestione.
Una corretta masticazione contribuisce in maniera determinante alla scomposizione degli alimenti, attraverso eventi quali:
- Sminuzzamento del cibo, che rende gli alimenti più attaccabili dai succhi gastrici
- Attivazione della produzione di saliva, che ammorbidisce gli alimenti per renderli facilmente deglutibili
- Avvio della digestione grazie all’azione di enzimi, come l’amilasi salivare, che danno inizio alla scomposizione degli amidi
- Attivazione dei recettori del gusto situati in bocca, che stimolano la secrezione di succhi gastrici.
Da non trascurare anche la dimensione psicologica della nutrizione. La masticazione attiva, infatti, la sensazione di sazietà che tipicamente segue un pasto soddisfacente.
Per contro, la cattiva masticazione è causa di problemi che possono coinvolgere la bocca e le ossa e i muscoli del viso e del collo, causando mal di testa, mal di schiena e squilibri nella postura.
Masticazione corretta
La masticazione è corretta quando avviene in maniera fisiologica, vi partecipano tutti i denti e impiega il tempo necessario per ridurre il cibo in poltiglia.
La triturazione fine degli alimenti rende più facile il lavoro dello stomaco, prevenendo difficoltà digestive di vario tipo.
La masticazione corretta è anche alla base di un’alimentazione equilibrata. Assaporando il cibo fino in fondo ne traiamo il massimo vantaggio psicologico e corriamo un minor rischio di esagerare con le quantità.
Tenere in bocca gli alimenti attiva, infatti, la sensazione di sazietà. Questo aspetto è molto importante ai fini del controllo del peso e del mantenimento di un tono dell’umore soddisfacente.
Sminuzzare correttamente il cibo può contribuire a migliorare la digestione e prevenire bruciore di stomaco, acidità gastrica, reflusso gastroesofageo e disturbi gastrici caratteristici della gravidanza.
Problemi di masticazione: quali sono i principali
Alcuni casi di difficoltà digestive sono provocati dalla cattiva masticazione.
Le strutture coinvolte più da vicino nell’azione di triturazione sono i denti. La nostra dentatura è formata da:
- 8 incisivi, che hanno la funzione di mordere il cibo
- 4 canini, che ci permettono di strappare il boccone
- 20 molari, con funzioni di frantumazione e sminuzzamento.
La presenza di problemi odontoiatrici che comportano dolore ai denti o disturbi gengivali spinge a masticare più frettolosamente e meno accuratamente. In questo modo, la digestione sarà penalizzata.
Possono portare a problemi di masticazione anche i disallineamenti dentali e la malocclusione, una condizione in cui le due arcate non interagiscono correttamente. Un caso specifico di malocclusione è la masticazione inversa, che si verifica quando i denti dell’arcata superiore non scavalcano come dovrebbero quelli dell’arcata inferiore. Nei bambini questi disturbi vengono di solito trattati con soluzioni di ortodonzia.
Una cattiva masticazione può essere provocata anche dalla disfunzione dell’articolazione temporo-mandibolare, la struttura che collega la mandibola all’osso temporale del cranio. Il corpo tende a compensare questo difetto spostando altre ossa del cranio e della colonna vertebrale, nel tentativo di cercare un altro equilibrio. Ma così facendo dà vita ad un effetto domino che può generare alterazioni della postura.
Il bruxismo è una sorta di masticazione notturna involontaria. Si tratta di un digrignamento dei denti che, nel tempo, porta alla loro usura e alla riduzione dell’efficienza della masticazione.
L’odontoiatra è lo specialista di riferimento per il trattamento di questi disturbi. In particolare, lo gnatologo è un odontoiatra specializzato nel trattamento delle alterazioni della postura.
Conseguenze della cattiva masticazione
La cattiva masticazione, non attivando correttamente la salivazione, rende più difficile la deglutizione degli alimenti. Inoltre, costringe a bere grandi quantità di acqua, che possono rallentare la digestione. Questo provoca, a diversi livelli, conseguenze negative per la digestione.
Inoltre, quando ingeriamo cibo non accuratamente sminuzzato aumentiamo il rischio di acidità gastrica e reflusso gastroesofageo.
Una cattiva masticazione, quindi, può creare difficoltà digestive e scatenare sintomi quali:
- Bruciore di stomaco
- Pesantezza
- Gonfiore addominale
- Mal di pancia
- Acidità di stomaco
- Nausea
Masticando male si possono avere anche problemi a livello dei muscoli e delle ossa del viso e del collo, con la comparsa di mal di testa e di schiena.
I rimedi per l’acidità e il bruciore di stomaco o i prodotti per favorire la digestione possono contrastare le conseguenze digestive che si possono manifestare.