Quando inizia la digestione, dove e come favorirla

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La digestione inizia quando introduciamo il cibo in bocca. Con la masticazione ha inizio la scomposizione degli alimenti, che porterà all’ottenimento dei fattori nutritivi semplici.

Attraverso tutte le fasi della digestione, zuccheri, grassi e proteine vengono suddivisi in elementi di piccole dimensioni, facilmente assorbibili nel sangue.

Una volta arrivato dalla bocca nello stomaco, il cibo può permanervi per un tempo variabile. Anche se la digestione inizia subito dopo mangiato, la sua durata dipende dalla quantità e dalla qualità delle pietanze ingerite e dall’eventuale presenza di difficoltà digestive.

Per favorire l’inizio della digestione e la sua corretta prosecuzione è consigliabile:

  • Fare pasti leggeri
  • Scegliere alimenti freschi e metodi di cottura semplici
  • Masticare lentamente e accuratamente
  • Evitare di dormire subito dopo i pasti
  • Praticare del movimento blando subito dopo mangiato o a distanza di un’oretta
  • Mantenere uno stato d’animo il più possibile tranquillo durante il pasto.

Dove inizia la digestione

La digestione inizia nella bocca: dove si trovano i denti e le altre strutture anatomiche che concorrono alla masticazione; dove è presente la saliva, che svolge una funzione centrale nel dare avvio alla digestione.

La corretta masticazione permette di ridurre il cibo in minuti frammenti, facilmente attaccabili dagli acidi gastrici.

L’azione lubrificante della saliva facilita la deglutizione. Inoltre, grazie agli enzimi in essa contenuti, dà inizio alla digestione degli amidi. Il processo digestivo vede poi la sua parte più importante a livello dell’apparato gastrointestinale.

In questo contesto, è chiaro come i problemi dei denti e delle gengive possano ripercuotersi sulla digestione, rallentandola.

Quando inizia la digestione dopo mangiato

La digestione gastrica inizia subito dopo mangiato, quando il cibo è già venuto a contatto con la saliva e ha raggiunto lo stomaco, dove viene aggredito dai succhi gastrici.

I tempi della digestione possono variare molto a seconda della persona e delle sue caratteristiche, dal punto di vista dell’acidità gastrica e dello stato di benessere dell’apparato gastrointestinale. Inoltre, la durata del processo digestivo dipende anche dalla quantità e dalla qualità del cibo ingerito.

Mediamente, un pasto leggero richiede tempi di digestione veloci. Dopo avere mangiato pesante, invece, la digestione inizia subito ma può impegnare lo stomaco a lungo. I grassi sono i nutrienti più difficili da scomporre: inevitabilmente, pasti ad alto contenuto lipidico comportano un prolungamento dei tempi di digestione.

Come favorire l’inizio della digestione

Possiamo favorire l’avvio della digestione e accelerarne lo svolgimento muovendoci. Stare fermi, soprattutto se sdraiati, aumenta il tempo di permanenza del cibo nello stomaco e può creare le condizioni per l’insorgenza di reflusso gastroesofageo e bruciore di stomaco.

Una delle soluzioni più efficaci per favorire l’inizio della digestione è rappresentata dalla camminata all’aria aperta.

Un lieve aumento della frequenza del battito cardiaco e l’attivazione della circolazione del sangue creano le condizioni per stimolare l’avvio delle reazioni di scomposizione degli alimenti. La camminata non deve però essere veloce o di passo lungo. In questo caso, infatti, la muscolatura assorbirebbe più sangue, sottraendolo allo stomaco e prolungandone lo svuotamento.

Le persone che soffrono di difficoltà digestive, anche occasionali, possono migliorare la situazione seguendo qualche indicazione:

  • Scegliere pietanze digeribili, poco condite, cucinate con metodi semplici
  • Fare pasti leggeri
  • Fare movimento leggero dopo un pasto
  • Non indossare vestiti scomodi o cinture strette

La gravidanza è spesso correlata a disturbi gastrici, come bruciore di stomaco e reflusso gastroesofageo. A causa del particolare equilibrio ormonale e dell’aumento di volume dell’utero, si creano infatti le condizioni perché le difficoltà digestive siano più probabili.

Durante i 9 mesi di attesa, è quindi bene aumentare il numero dei pasti riducendo il loro apporto calorico. È anche utile fare quattro passi all’aperto, quando possibile, dopo mangiato.

Sostanze come le vitamine del gruppo B, in particolare la vitamina B6, favoriscono il metabolismo energetico e di conseguenza possono aiutare in caso di nausea mentre sali come citrati e carbonati possono essere utili in caso di eccessiva acidità gastrica.