Tempo di digestione dei bambini: impariamo a conoscerlo

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Quanto tempo si impiega a digerire? La digestione varia a seconda degli alimenti e delle preparazioni. In particolare, qual è il tempo di digestione dei bambini? Scopriamolo e affrontiamo eventuali difficoltà digestive.

Qual è il tempo di digestione dei bambini?

Conoscere questo aspetto può aiutarci a correggere alcune, eventuali cattive abitudini alimentari del nostro piccolo. Ad esempio, se il bambino va a dormire subito dopo un pasto, è probabile che il processo digestivo fatichi a compiersi adeguatamente. Allo stesso modo, conoscere il tempo di digestione dei cibi può aiutarci a comporre i pasti in maniera equilibrata.

Ad esempio, il tempo di digestione di un panino al prosciutto o una focaccia è maggiore rispetto al tempo di digestione di un piatto di pasta al sugo, poiché il lievito è più difficile da digerire per il nostro organismo. Per questo motivo, un piatto di pasta al sugo di pomodoro e basilico può essere consumato a cena, senza timore che appesantisca lo stomaco.

Non solo. Anche se sembra paradossale, un piatto di verdure lesse o di legumi è più complicato da digerire rispetto a un piatto di pasta al pomodoro. Ciò accade perché le fibre contenute negli alimenti vegetali sono di difficile digestione. Per questa ragione, se desideriamo dare legumi ai nostri bambini, è consigliabile passarli al passaverdure, per eliminare la pellicola esterna meno digeribile.

Consideriamo un pasto costituito da:

  • Un primo leggero (ad esempio pasta al sugo);
  • Un secondo, (come ad esempio una fettina ai ferri o del pesce al vapore);
  • Un contorno (verdura lessata).

In questo caso, i tempi di digestione sono due ore e mezza o tre. Ricordiamo che il processo digestivo inizia venti minuti dopo aver mangiato e dura diverse ore se il pasto è abbondante e ricco di grassi, oppure può durare meno se è più leggero.

Ecco i tempi medi di permanenza dei cibi nello stomaco:

  • Un succo di frutta impiega venti minuti per passare dallo stomaco all’intestino;
  • Frutta e verdura impiegano trenta minuti;
  • I carboidrati un’ora;
  • Il latte un’ora;
  • I formaggi stagionati 4 o 5 ore;
  • Il pesce un’ora;
  • La bistecca di manzo 4 ore;
  • La bistecca di maiale 5 ore.

Bambini con digestione lenta? Ecco alcune cause

Eventuali difficoltà digestive nei bambini potrebbero essere ricondotte a:

PASTI CONSUMATI DI FRETTA

Mangiare velocemente è una cattiva abitudine comune a molte persone, compresi i bambini. I bambini mangiano in fretta per golosità oppure, più spesso, perché non amano stare troppo a tavola e non vedono l’ora di tornare a giocare. Mangiare e masticare in fretta può incidere sulle funzioni digestive.

DIETA POCO BILANCIATA

Molto spesso, la distribuzione dei nutrienti nell’alimentazione dei piccoli non è corretta: saltare la colazione, consumare una cena pesante, mangiare molti alimenti di scarso valore nutritivo come merendine, alimenti processati, bibite gassate e preparazioni industriali sono tutte abitudini che possono influire negativamente sui fisiologici processi digestivi.

Come agevolare la digestione dei bambini? Alcuni consigli pratici

Se abbiamo dubbi sull’alimentazione dei piccoli e desideriamo qualche consiglio mirato, possiamo rivolgerci al pediatra di riferimento. Dopo aver visto qual è il tempo di digestione dei bambini, vediamo come educarli a un’alimentazione equilibrata con qualche consiglio pratico.

ALIMENTI DA PREDILIGERE PER NON APPESANTIRE LO STOMACO

Carne bianca (pollo, tacchino), pesce magro (merluzzo, orata, nasello, sogliola, platessa, trota) sono indicati, soprattutto se preparati con metodi di cottura leggeri, come ad esempio lessatura, cottura alla piastra, al forno, a vapore.

Le verdure sono sempre indicate, anche in forma di polpette, più allettanti per un bambino. Pezzi di carota e finocchio crudi in pinzimonio sono di facile digeribilità. Evitiamo, invece, peperoni, aglio, cetrioli e cipolle, di difficile digestione. Sì alla frutta (meglio evitare kiwi e agrumi, alimenti “reflussogeni”): mela e pera sono indicate, anche cotte.

Meglio limitare cibi industriali, snack e merendine farcite e confezionate. Se il bambino ama i dolci, meglio preferire un ciambellone o una torta margherita semplice e fatta in casa, per la colazione.

Inoltre, possono essere utili citrati e vitamine . L’azione dei citrati tampona l’iperacidità gastrica, mentre le vitamine B1 e B2 promuovono i processi digestivi favorendo l’assorbimento di zuccheri, grassi e proteine.

EDUCARE IL PICCOLO A MANGIARE CON EQUILIBRIO

Diversi spuntini sani durante la giornata placano la fame, ma non rovinano l’appetito per il pranzo o la cena: sì a mela, banana, yogurt, fetta di pane integrale con un filo d’olio extra-vergine d’oliva, verdura fresca da sgranocchiare, come ad esempio carota o finocchio.

Per evitare che il piccolo mangi troppo in fretta per poi ritornare a giocare, proviamo a creare un ambiente confortevole e sereno in cucina, in modo da non trasmettere la nostra stessa ansia (spesso anche noi adulti trangugiamo i pasti in tutta fretta, presi dal lavoro o da altre incombenze).

Qualche piccola difficoltà digestiva nei bambini non deve preoccupare: non mostriamoci tesi, coinvolgiamo i nostri bambini nella preparazione dei pasti e impariamo insieme a goderci i pasti come momenti di convivialità familiare.