Sport e bruciore di stomaco, quale correlazione?

Può accadere che un’attività sportiva intensa e prolungata possa provocare qualche disturbo a livello gastrico. Perché? Sport e bruciore di stomaco sono correlati? Scopriamo di più e vediamo come affrontare il problema.
Cos’è il bruciore di stomaco?
Il bruciore di stomaco, disturbo conosciuto scientificamente come pirosi gastrica, è una condizione caratterizzata da una sensazione più o meno accentuata di bruciore. La sensazione di bruciore insorge solitamente alla base dello sterno, ma spesso arriva a diffondersi fino all’esofago e alla faringe.
Questa condizione è frequentemente associata al reflusso di succhi gastrici. Il bruciore di stomaco spesso si manifesta in concomitanza con altri sintomi quali: asma, difficoltà o dolore a deglutire, nausea, tosse secca, vomito, respiro sibilante. Tra poco scopriremo perché potrebbe insorgere un fastidioso bruciore di stomaco dopo lo sport.
Sport e bruciore di stomaco: esiste un nesso?
L’intensa attività sportiva non è compatibile con la digestione. Infatti, più l’attività sportiva è intensa e ci si avvicina al proprio limite personale, più il corpo è “costretto” a dare la priorità ai processi coinvolti nell’esecuzione della prestazione atletica.
Il sangue, ricco di ossigeno e nutrienti, sarà quindi convogliato principalmente alla muscolatura, a discapito di altri organi e quindi di altre funzioni, come ad esempio la digestione, che saranno quindi ridotte al minimo.
Non importa essere agonisti e allenarsi sulle piste o in palestra per essere soggetti a disturbi gastrici. Molto spesso, infatti, anche un allenamento troppo intenso a casa (addominali, tapis roulant) può favorire il bruciore di stomaco. La pirosi gastrica durante o dopo l’attività fisica può essere provocata da almeno tre fattori:
- Un aumento della pressione intraddominale;
- Un’alterazione della motilità esofagea durante il movimento;
- Un aumento dei transitori rilasciamenti del cardias, o sfintere esofageo inferiore, che impedisce la risalita del contenuto gastrico dallo stomaco lungo l’esofago.
In particolare, alcuni sport potrebbero aggravare la situazione: sollevamento pesi, addominali e vogatore (in generale, il body building intenso) possono peggiorare il bruciore allo stomaco. Non solo. Questa condizione potrebbe essere aggravata da altri fattori di rischio.
Infatti, svolgere attività fisica subito dopo mangiato è sicuramente sconsigliato, poiché potrebbe interferire con i fisiologici processi digestivi. Anche il tipo di alimentazione scelta potrebbe alterare le normali funzioni digestive.
Problemi di bruciore allo stomaco dopo lo sport: alcuni consigli
Non dobbiamo rinunciare definitivamente ad allenarci, anche perché l’attività motoria è sempre consigliata in un sano stile di vita. Il primo passo da compiere per prevenire il bruciore di stomaco dopo l’attività motoria? Trovare un equilibrio tra un’intensità di movimento adatta alle nostre capacità e un’alimentazione che non appesantisca lo stomaco. L’intensità ottimale è in primo luogo una questione di sensazioni ed esperienza, mentre per quanto riguarda la dieta, è possibile seguire alcuni accorgimenti.
In generale, l’alimentazione dello sportivo deve essere varia e basata sui principi della dieta mediterranea. Gli alimenti base prevedono frutta, verdura e ortaggi, seguiti da carboidrati come pane, pasta, riso, farro, patate, ma anche legumi (fagioli, ceci, lenticchie), che contengono glucidi e proteine.
Successivamente arrivano le proteine nobili, ovvero pesce e uova, e la carne, che andrebbe consumata non più di due volte a settimana. Come condimento, scegliamo l’olio extravergine di oliva a crudo.
Altri consigli utili per gli sportivi:
- Dopo l’attività fisica, reidratarsi sempre con acqua;
- Integrare gli zuccheri persi con frutta fresca anche centrifugata (evitiamo agrumi e kiwi), oppure frutta secca;
- Bere durante tutta la giornata, non solo durante e dopo l’attività fisica;
- Prima dell’allenamento evitare il consumo di cibi a elevata tendenza acidificante (ad esempio cibi zuccherini o grassi, cibi troppo caldi o troppo freddi, cioccolata, menta, agrumi, pomodoro, spezie piccanti, alcolici, tè, caffè, cola);
- Non allenarsi a stomaco pieno, bensì attendere almeno tre ore dopo aver consumato un pasto prima di praticare sport;
- Preferire cotture leggere. La cottura dei cibi è un aspetto da non sottovalutare. Infatti, preparazioni leggere come lessatura, cottura alla griglia, al forno o al vapore renderanno le pietanze leggere e facilmente digeribili.
- Consumare cinque piccoli pasti al giorno sarebbe ideale: colazione, pranzo e cena più due spuntini, uno a metà mattina e uno a metà pomeriggio. Consumare uno spezza fame (una mela, una banana o una manciata di frutta secca) ci consentirà di evitare lunghe ore di digiuno e prevenire problemi di acidità.
- Mangiare lentamente e masticare a lungo. Infatti, ricordiamo che la prima fase della digestione avviene nella bocca.
- Può essere d’aiuto un prodotto contro il reflusso gastrico, che intervenga sulla mucosa esofagea creando un film protettivo nei confronti dell’azione irritante dell’acido gastrico.