Intossicazione alimentare: quali sono i sintomi e quanto durano

L’intossicazione alimentare è molto più comune di quanto si possa pensare. Ci si intossica quando si mangia del cibo contaminato da batteri e tossine, prodotte dagli stessi batteri. La maggior parte delle intossicazioni è causata da carne e pesce crudo, che non sono stati conservati bene oppure che non sono freschi.
Sintomi
I sintomi da intossicazione alimentare possono manifestarsi poche ore dopo aver mangiato il cibo contaminato, ma anche qualche giorno dopo.
I primi sintomi che si manifestano sono:
- forte nausea
- vomito
- dissenteria
- mal di stomaco
- crampi addominali
- mal di testa
- vertigini
- inappetenza
Ci possono essere anche:
- febbre alta
- brividi di freddo
- dolori muscolari
La maggior parte delle intossicazioni alimentari non sono gravi, anzi i sintomi a prima vista potrebbero far pensare ad un’influenza. Solo dopo una visita medica ed esami di laboratorio si può diagnosticare l’intossicazione e la sua origine.
Le intossicazioni gravi, come le salmonellosi importanti, il colera, l’avvelenamento da funghi, sono rare.

Quanto durano
Le intossicazioni alimentari possono durare solo poche ore, diversi giorni o addirittura settimane. Nei casi meno gravi tendono a risolversi spontaneamente, senza l’uso di medicinali.
È molto importante fare attenzione alla dieta per riprendersi dallo stato di infiammazione dello stomaco e dell’intestino provocata dall’intossicazione.
Cosa mangiare
La prima cosa da fare per riprendersi dopo un’intossicazione alimentare è rimanere a digiuno. Bisogna lasciare lo stomaco per un po’ a riposo e non mangiare nulla né di liquido, né di solido.
Non è difficile perché generalmente non si ha fame.
Il cibo può essere reintrodotto un po’ alla volta. All’inizio meglio mangiare alimenti secchi, facili da digerire:
- pane tostato
- fette biscottate
- crackers
- banane
- mele
Successivamente potete introdurre riso e pasta ma conditi con un filo d’olio crudo e carni bianche.
Per riprendervi del tutto, seguite un periodo più o meno lungo di dieta disintossicante, accompagnata da fermenti lattici per riequilibrare l’intestino.
Idratarsi è importante
Quando si sta male per un’intossicazione è importante idratarsi continuamente, bevendo acqua naturale, a piccoli sorsi e a temperatura ambiente.
Infatti, con la dissenteria e il vomito si rischia di perdere acqua e sali minerali essenziali,particolarmente pericoloso soprattutto per i soggetti più deboli, come i bambini, le donne in stato di gravidanza e gli anziani.
Prevenzione: 6 consigli
- Cuocere bene i cibi, specie la carne e il pesce: è un buon metodo per abbassare il rischio di intossicazione.
- Lavare bene le verdure crude
- È importante conoscere i modi di conservazione del cibo per non correre rischi di contaminazione. Rischio spesso collegato alle conserve fatte in casa che potrebbero non rispettare tutti i passaggi necessari per garantirne la conservabilità. Ad ogni modo se volete fare marmellate e conserve casalinghe è importante seguire tutte le regole che riguardano la sterilizzazione e conservazione di cibi e contenitori.
- Banale, ma fondamentale: non toccate i cibi e non mettetevi a cucinare se prima non avete lavato bene le mani.
- Lavate bene piani di lavoro dove avete poggiato pesce, carne e uova crude.
- Tenete separati i cibi crudi dagli alimenti da mangiare in modo che non vengano contaminati.
Cosa evitare
Soprattutto i bambini, gli anziani e le donne in stato di gravidanza non dovrebbero mangiare:
- carne cruda
- pesce e molluschi crudi se non adeguatamente abbattuti
- uova crude
- latte non pastorizzato
- formaggi non pastorizzati
- salumi crudi