Nervo vago e digestione: qual è il nesso

Il nervo vago sta diventando sempre più “popolare” perché svolge tantissime funzioni fondamentali nel nostro corpo, e man mano se ne scoprono sempre di nuove.

Il nervo vago, o pneumogastrico, è il decimo nervo encefalico, componente fondamentale del sistema nervoso autonomo. Tale nervo dirama verso gli organi principali del corpo umano (laringe, faringe, trachea, cuore, polmoni e buona parte dell’apparato digerente) e svolge numerose, importanti funzioni. Scopriamo di più  e vediamo qual è la correlazione con alcuni disturbi gastrici, come ad esempio la cattiva digestione.

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Cos’è e dove si trova

Abbiamo 12 nervi che partono dal cranio, il 10° è il Nervo Vago. Compie un viaggio molto lungo nel nostro corpo: attraverso il foro giugulare arriva al collo, dove scende nel torace e continua la sua discesa, sino ad arrivare all’intestino. Durante il viaggio “vaga” (da qui il suo nome) per tutti gli organi del corpo.

Nervo vago, stress e digestione

Tra le molte funzioni del Nervo Vago ce n’è una che ci interessa particolarmente: quella che influisce direttamente sulla digestione. Vediamo come funziona.

Quando il cervello percepisce che siamo in una situazione di relax lo comunica al Sistema Nervoso Parasimpatico e dunque anche al Nervo Vago che ne fa parte e che mette in atto le sue funzioni per favorire la digestione. Come? Aumentando acido gastrico e peristalsi intestinale.

Invece quando si è in un momento di grande stress e ansia, il cervello va in tilt e manda messaggi confusi al Nervo Vago che non svolge più le sue funzioni in modo ottimale e di conseguenza compaiono sintomi generali come: tachicardia, blocco allo stomaco, giramenti di testa, sensazione di debolezza e svenimento.

La digestione ne risente particolarmente e si possono avvertire i seguenti sintomi:

Vale anche il contrario, però: uno stato di irritazione costante a livello di stomaco e intestino può avere effetti negativi sull’attività del Nervo Vago.
Ecco perché l’alimentazione è uno strumento importante per normalizzare le funzioni vagali a livello digestivo

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Quando il Nervo Vago non funziona bene

Il Nervo Vago non svolge normalmente le sue funzioni quando la sua centralina di comando, ovvero il cervello, non funziona bene e quindi provoca un eccesso o una riduzione dell’attività vagale con i sintomi che ne conseguono. I motivi per cui il cervello regola male l’attività del Nervo Vago dipendono da vari fattori, tra i quali, per esempio, un prolungato stato di stress psicofisico e problemi cervicali.

Diversi studi hanno dimostrato la connessione tra le emozioni e le funzioni del Nervo Vago. Il Nervo Vago svolge bene le sue attività in momenti di relax.
Ed ecco perché le persone ansiose sono molto più inclini ad avere i sintomi causati dalla disfunzione del Nervo.

Rimedi per i disfunzionamenti vagali

Non ci sono delle cure specifiche per le disfunzioni vagali, ma cure per tamponare i sintomi.

Più si è in uno stato di buona salute e meno si ha la possibilità di sviluppare disfunzioni del Nervo Vago. Maggiore è lo stato d’ansia e di stress, più si risentirà dei sintomi causati dalla disfunzione vagale.

In generale gli esercizi respiratori sono un buono strumento per le problematiche vagali. La rieducazione alla respirazione, soprattutto diaframmatica influisce positivamente anche sulle funzioni del Nervo Vago.

Più specificatamente, per quanto riguarda le funzioni vagali nel tratto gastroenterico, bisogna tenere in buone condizioni l’apparato digerente.
Dato che il Nervo Vago informa il cervello di quanto accade nel tratto gastroenterico, quanto meglio sta il primo tanto meglio starà il secondo.

A questo proposito può essere di grande aiuto l’alimentazione che, senza dubbio, è uno dei modi principali che abbiamo per restare in buona salute e per non infiammare l’apparato gastrointestinale.

Consigli in caso di cattiva digestione

Abbiamo visto poco fa che una situazione di generale stress può provocare una disfunzione vagale, con ripercussioni sul benessere gastrico. Ecco alcuni alimenti amici dello stomaco:

  • Alimenti ricchi di amido come pane, pasta, riso, patate, crackers, gallette e fette biscottate che aiutano ad assorbire l’acidità in eccesso e contribuiscono a combattere la nausea.
  • Zucchine. Sono ortaggi leggeri e digeribili. Preferiamole lessate o grigliate, condite con un filo d’olio a crudo.
  • Carote, patate, finocchi e carciofi. Inoltre, l’estratto di finocchio contribuisce a ridurre il gonfiore a livello gastrointestinale, mentre l’estratto di carciofo ha un’azione positiva sulla digestione e sul fegato. Insieme, gli estratti di finocchio e carciofo migliorano le funzioni digestive.
  • Formaggi a pasta dura come il Parmigiano Reggiano, altamente digeribile e ricco di sali minerali.
  • Carne e pesce magri cotti alla griglia, al forno o al vapore.
  • Banane e mele, ad azione rimineralizzante ed equilibrante.

Invece, se il nostro stomaco è sottosopra e le funzioni digestive sono rallentate, ecco cosa rimuovere dalla dieta:

  • Evitare cibi fritti e piccanti;
  • Evitare cibi acidi (come ad esempio pomodori, kiwi, agrumi);
  • Limitare il consumo di bevande gassate e di alcolici, oltre al fumo di sigaretta;
  • Evitare lunghi digiuni o grandi abbuffate. Al contrario, sarà opportuno consumare cinque pasti al giorno: tre principali (colazione, pranzo, cena) intervallati da due spuntini a metà mattina e a metà pomeriggio.
  • Non coricarsi subito dopo i pasti, ma aspettare di aver digerito. Può essere utile utilizzare un cuscino in più per avere una posizione leggermente più eretta ed evitare il ristagno dei succhi gastrici durante la notte;
  • Svolgere una moderata e regolare attività fisica (ma non subito dopo mangiato), in modo da favorire le funzioni digestive e contrastare il sovrappeso.
  • Cercare di non essere discontinui nella propria routine alimentare giornaliera: rispettiamo gli stessi orari, per quanto la vita lavorativa lo consenta.
  • Occhio allo stress. Non è facile, date le nostre giornate frenetiche. Tuttavia, accumulare tensione e nervosismo può incidere negativamente sulla nostra salute, in particolare sulle funzioni digestive e sul benessere dello stomaco.