Mal di stomaco e diarrea, quando la colpa è della tiroide

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La tiroide è una ghiandola fondamentale per il metabolismo e ha un ruolo importante nel funzionamento di molti organi, tra cui reni, cervello, fegato, cuore e anche stomaco e intestino.

Esiste anche un legame diretto tra tiroide e sistema gastrointestinale,  infatti quando il livello degli ormoni della tiroide è normale, questi contribuiscono a mantenere l’equilibrio di:

  • motilità dello stomaco
  • secrezione dell’acido nello stomaco
  • digestione
  • motilità intestinale
  • microbiota

Se invece la tiroide ha delle disfunzioni, queste si fanno risentire sul sistema gastrointestinale e sulla sua digestione.

I problemi più comuni della tiroide sono due: ipotiroidismo e ipertiroidismo che possono causare molti cambiamenti nel nostro corpo. Noi li vedremo in funzione dell’apparato digerente e dei suoi disturbi.

Ipotiroidismo e il mal di stomaco

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Vediamo cosa succede allo stomaco se la tiroide non funziona come dovrebbe. Cominciamo dall’ipotiroidismo, la disfunzione tiroidea più comunemente diffusa che causa un abbassamento del livello di ormoni tiroidei nei vari tessuti del corpo e che diminuisce la produzione di gastrina, un ormone prodotto dalle cellule della mucosa dello stomaco.
La funzione principale della gastrina è quella di regolare la produzione di acido cloridrico, presente in concentrazioni molto elevate nel succo gastrico, dove svolge la funzione di digerire gli alimenti.

In presenza di minor quantità di acido cloridrico il cibo non viene digerito bene e possono insorgere i sintomi tipici di una cattiva digestione: bruciori, reflusso, mal di stomaco.

L’ipotiroidismo altera anche la motilità dello stomaco, rallentando lo svuotamento del suo contenuto verso il duodeno.

 

 

Rimedi

Se soffrite di ipotiroidismo aiutate quindi il vostro stomaco nella digestione cercando di evitare di mangiare grosse quantità di alimenti troppo proteici e troppo grassi che renderebbero ancora più lenta e difficoltosa la digestione.

Sì a frutta e verdura, sia crude sia cotte. Inoltre, citrati e vitamine possono essere d’aiuto, poiché i citrati tamponano l’iperacidità gastrica, mentre le vitamine B1 e B2 favoriscono la digestione tramite il corretto utilizzo di zuccheri, grassi e proteine.

Ipotiroidismo e esofago

L’ipotiroidismo condiziona anche la motilità dell’esofago e lo sfintere esofageo, che regola il passaggio tra stomaco ed esofago. Queste alterazioni favoriscono lo sviluppo del reflusso gastroesofageo.

Ipotiroidismo e problemi intestinali

La cattiva digestione non è l’unica conseguenza dell’ipotiroidismo. A subire le conseguenze dell’abbassamento del livello degli ormoni tiroidei può essere anche l’attività intestinale, con una stipsi più o meno grave.

L’ipotiroidismo può causare anche una modificazione del microbiota intestinale, con un aumento dei microrganismi che ne fanno parte e a cui si accompagnano sintomi come gonfiore addominale  e flatulenza.

Il rapporto tra tiroide e intestino è reciproco: infatti la funzionalità tiroidea è influenzata dal microbiota intestinale che sembra abbia un ruolo fondamentale nel benessere della tiroide.

Ipertiroidismo e malattie gastrointestinali

L’ipertiroidismo è una sindrome causata da eccessiva produzione di ormoni tiroidei che sono messi in circolo nell’organismo.

Può provocare diverse disfunzioni allo stomaco e all’intestino che si manifestano con tanti differenti sintomi. I più frequenti sono dolore addominale, vomito e diarrea e sindrome del colon irritabile.

Chi presenta ipertiroidismo ha più probabilità di sviluppare malattie gastrointestinali vere e proprie come la colite ulcerosa.