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Acidità gastrica – Iperacidità: cause, sintomi e rimedi

L’acidità gastrica o iperacidità è causata da un’eccessiva produzione di acido cloridrico da parte delle ghiandole presenti nella parete dello stomaco. Iperacidità è quindi l’espressione più corretta per definire quella che in termini comuni viene chiamata acidità gastrica o digestione acida.

Uno dei sintomi più comuni è la sensazione di bruciore di stomaco.

L’eccesso di acidità gastrica è un disturbo molto diffuso, sia a livello occasionale che cronico. Può avere cause quali la malattia da reflusso gastroesofageo, la gastrite o l’ulcera.

Fra i rimedi per l’eccesso di acidità gastrica, troviamo alcune semplici regole che riguardano l’alimentazione e gli stili di vita. Al bisogno, e su consiglio del farmacista o del medico, è possibile assumere integratori o farmaci, su consiglio del farmacista o del medico.

Cause dell’acidità di stomaco?

Come abbiamo accennato, l’iperacidità gastrica è una condizione acuta o cronica caratterizzata da una produzione eccessiva di acido da parte dello stomaco.

Ciò può provocare un’infiammazione della mucosa, che si manifesta con la comparsa di bruciore di stomaco e fastidio o dolore nell’area dietro lo sterno, nel petto. Il bruciore di stomaco è anche detto pirosi.

Il reflusso gastroesofageo, che può ugualmente verificarsi in caso di iperacidità gastrica, provoca un ritorno degli acidi dello stomaco verso l’alto. In questo caso, si avverte acidità alla gola.

Vediamo insieme alcune cause o fattori che possono favorire la comparsa del disturbo:

  • Stile di vita frenetico e poco bilanciato;
  • Periodi di stress intenso;
  • Abitudini alimentari scorrette, ovvero consumo di pasti troppo abbondanti, abuso di caffè e alcolici e cibi potenzialmente irritanti, come i piatti molto speziati
  • Assunzione di farmaci;
  • Frequente consumo di cibi acidi, ad esempio agrumi, kiwi, pomodori;
  • Consumo frequente di cibi fritti, salse e intingoli piccanti;
  • Infezione da Helicobacter pylori, uno dei principali responsabili di malattie gastrointestinali come la gastrite e l’ulcera.
  • Malattia da reflusso gastroesofageo (GERD), gastrite e ulcera peptica.

Fra i farmaci più spesso correlati all’iperacidità gastrica, troviamo i FANS, che indeboliscono i meccanismi di difesa dello stomaco contro l’eccesso di acidità gastrica.

Sintomi dell’acidità gastrica – iperacidità

L’iperacidità gastrica può portare con sé alcuni sintomi:

Il bruciore dovuto alla digestione acida viene avvertito dietro lo sterno, nel petto, ma si irradia spesso fino alla gola.

Il dolore è di solito localizzato nella parte alta dell’addome e può essere molto intenso. Si avverte un gonfiore anomalo a cui non si riesce ad attribuire una causa.

È facile che l’iperacidità coesista con altri disturbi a livello gastrico come la dispepsia.

Rimedi per l’acidità di stomaco

Per prevenire l’eccessiva acidità di stomaco, un aiuto importante viene dall’adozione di uno stile di vita sano e di un’alimentazione equilibrata, rimedi validi indipendentemente dalle cause.

In particolare, si consiglia di:

  • Non andare a dormire subito dopo mangiato, ma aspettare di aver digerito, per evitare che la posizione sdraiata favorisca la risalita e il ristagno dei succhi gastrici nell’esofago;
  • Fare attività fisica, anche se non subito dopo mangiato, in modo da favorire la motilità gastrointestinale, evitare il sovrappeso e aiutare il processo digestivo;
  • Evitare l’eccesso di stress;
  • Non fumare.

Può essere utile tenere due cuscini sotto la testa durante la notte, per evitare il ritorno dei succhi gastrici verso la gola.

Anche se può sembrare impossibile, date le nostre giornate frenetiche, apprendere tecniche di gestione dello stress può aiutare a ridurre i sintomi dell’iperacidità gastrica. Gli stati prolungati di irritazione e nervosismo possono infatti incidere negativamente sull’equilibrio dell’organismo, in particolare sul benessere gastrico.

Cosa mangiare per l’acidità di stomaco

Avena, riso e, in generale, i cereali integrali sono alcuni degli alimenti indicati come rimedi per l’acidità gastrica. Anche la polvere di riso potrebbe essere d’aiuto, poiché agisce come correttore di acidità.

Non stupirà sentirsi dire che quando si soffre di iperacidità bisogna abbandonare alcune abitudini alimentari che favoriscono l’insorgere del disturbo. In particolare, si consiglia di limitare o eliminare:

  • Piatti grassi o pesanti;
  • Bevande eccitanti come caffè e tè;
  • Bibite gassate;
  • Prosciutto cotto, crudo, mortadella e salami vari;
  • Formaggi grassi;
  • Carni grasse;
  • Fritture;
  • Cibi piccanti, insaporiti con spezie o molto salati;
  • Ortaggi potenzialmente irritanti per lo stomaco, come il pomodoro e la cipolla, e frutti acidi come gli agrumi e i kiwi;
  • Cibi o bevande troppo calde o troppo fredde, soprattutto se ingeriti a stomaco vuoto;
  • Alcolici.

Rimedi naturali per l’iperacidità gastrica

Nelle problematiche gastriche un’ottima strada per la soluzione viene offerta dalla natura. Ci sono infatti piante che contengono principi attivi che sono stati riconosciuti come utili al benessere dello stomaco.

Il carciofo, per esempio, sin dai tempi antichi viene chiamato “re degli orti”, proprio per il suo elevato valore nutritivo. Il carciofo contiene le principali vitamine (vitamina A, B1, B2, B3 e C) e ha un alto contenuto di sali minerali (potassio, calcio, fosforo, ferro). Il carciofo è noto anche per le sue caratteristiche “funzionali”. Il suo consumo favorisce l’eliminazione del gonfiore e della pesantezza allo stomaco supportando la funzione digestiva ed epatica. Inoltre, promuove l’eliminazione dei gas intestinali e svolge funzioni depurative dell’organismo.

Anche il finocchio aiuta ad alleviare il senso di gonfiore e di pesantezza allo stomaco, facilitando la funzione digestiva, la regolare motilità gastrointestinale e l’eliminazione dei gas.

Entrambi questi estratti sono contenuti in Biochetasi Acidità e Digestione, un integratore alimentare, ideato per l’acidità di stomaco e le difficoltà digestive. Il prodotto contiene un mix equilibrato di enzimi, estratti vegetali e citrati che contribuiscono a normalizzare i processi digestivi, favorendo la corretta funzionalità del sistema digerente, agendo sul senso di gonfiore e pesantezza allo stomaco (attraverso il carciofo e il finocchio) e tamponando l’acidità gastrica (attraverso la farina di riso).

Esistono, poi, altre piante i cui estratti possono contribuire a promuovere la digestione e ridurre l’acidità gastrica in eccesso.

L’aloe, pianta dalle foglie molto carnose, contiene sostanze dalle proprietà digestive che svolgono una funzione emolliente e lenitiva di tutto l’apparato digerente, dalla gola al colon.

Anche l’estratto di zenzero è considerato fra i rimedi naturali utili per i lievi disturbi gastrici: favorisce la digestione e riduce la nausea. È una radice che ha proprietà antiacide e digestive
.

La camomilla è uno dei rimedi più usati, da sempre, in caso di cattiva digestione. Può essere assunta al bisogno, quando si avvertono fastidi.

I fiori e le foglie della malva sono ricchi di mucillagini con proprietà emollienti e lenitive in grado di proteggere la mucosa gastrica creando un film protettivo.

Non ultimo: il rimedio dell’acqua. Semplice e a portata di mano. Si consiglia di bere un bicchiere di acqua calda, non tutto d’un fiato, ma sorseggiandola. Può essere un valido aiuto in caso di acidità, per i sintomi che ne derivano e per i disturbi gastrici in generale.