Tachicardia notturna: problemi al cuore o allo stomaco?

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La tachicardia notturna, l’aumento dei battiti del cuore, che si avverte di notte, è un sintomo che può essere causato da diversi fattori o da patologie che non sono solo di tipo cardiaco, ma anche di origine diversa.

Per un adulto avere la tachicardia vuol dire avere una frequenza cardiaca, a riposo, di più di cento battiti al minuto. Un disturbo notturno che solitamente fa svegliare chi la subisce e che può peggiorare per paura che si tratti di un infarto.
In realtà la tachicardia notturna nella maggior parte dei casi non è pericolosa, anche se non va trascurata, soprattutto se si ripresenta spesso e se è associata ad altri sintomi.

Sintomi e cause: cuore o stomaco? 

Quando le palpitazioni notturne sono associate a peso e dolore nella parte alta e centrale dello sterno, il timore che si tratti di un infarto diventa più forte.

In realtà, prima che ad un infarto bisognerebbe pensare allo stomaco, soprattutto se si è andati a dormire subito dopo aver mangiato e bevuto in abbondanza.

Le palpitazioni associate a gonfiore, pesantezza e acidità e hanno poco a che vedere con patologie o disturbi cardiaci, ma con quella che viene chiamata sindrome gastro-cardiaca.

Il fenomeno per quanto metta paura a chi lo prova, tanto da recarsi in Pronto Soccorso, non è in realtà pericoloso e, solitamente, non lascia conseguenze a livello di cuore o di stomaco.

I sintomi principali sono:

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Perché si manifesta la tachicardia notturna?

Sono sostanzialmente due i meccanismi con cui si dà il via alla tachicardia notturna:

Uno riguarda lo stomaco pieno di cibo e di aria generata dalla digestione, abbinato a meteorismo preesistente che favorisce l’ulteriore produzione di aria. Lo stomaco a questo punto assume dimensioni voluminose che nella parte sinistra  creano pressione sotto il cuore, togliendoli spazio per contrarsi, cosa che provoca l’alterazione del ritmo cardiaco, sensazione di peso al petto e difficoltà respiratorie.

Inoltre, il volume dello stomaco sollecita il Nervo Vago che concorre alle reazioni emotive come paura e angoscia, provoca senso di vertigini e aumento della sudorazione. Tutti sintomi che si amplificano quando si è sotto stress.

Inoltre, quando lo stomaco è pieno di cibo, il cervello invia più sangue all’apparato digerente, riducendo la pressione arteriosa e generando di conseguenza i fenomeni di compensazione che comprendono anche la tachicardia.

Cosa fare

Ad ogni modo, per non sbagliare, se il malessere è leggero, è consigliabile telefonare alla guardia medica o al medico curante e accertarsi che si tratti di una tachicardia da abbuffata o cattiva digestione.

Se venisse confermato che non si tratta di scompenso cardiaco, non trascurate comunque di accertarvi che non ci siano patologie che aumentano la presenza di gas nello stomaco, provocando questi episodi di tachicardia notturna.

Prevenzione

Se quindi la tachicardia notturna dipende dall’eccessiva quantità di cibo e bevande introdotte nello stomaco è importante prevenirla con alcuni accorgimenti pratici:

  • Cibi leggeri e digeribili. È consigliabile preferire carne bianca (pollo, tacchino), pesce magro cotti ai ferri, al forno o a vapore e conditi con un filo di olio extra- vergine di oliva a crudo. Sì anche a riso integrale e passati di verdura e legumi. Finocchi, carciofi, patate e carote lessati sono consigliati. Inoltre, gli estratti di carciofo e finocchio contribuiscono alla corretta funzione digestiva e all’eliminazione dei gas a livello gastrointestinale. Mela e pera, sia cotte sia crude, sono frutti digeribili.
  • Non coricarsi subito dopo cena. Attendere almeno tre ore perché il processo digestivo sia compiuto. Infatti, la posizione sdraiata può favorire la risalita e il ristagno dei succhi gastrici nell’esofago.